Concerto Negramaro al teatro greco, proseguono le polemiche
Non si placano le polemiche scoppiate all’indomani del primo concerto dei Negramaro al teatro greco di Siracusa. Polemiche, in realtà, cominciate mesi prima alla presentazione del ricco calendario di concerti rock e pop nella cavea del Temenite, tempio delle rappresentazioni classiche. Anche il sovrintendente ai beni culturali, Savi Martinez è intervenuto per stigmatizzare quanto accaduto minacciando di sospendere gli eventi. Intanto, gira sui social il video sull’episodio incriminato in cui si nota che tutti coloro che sono stati invitati dal leader del gruppo Giuliano Sangiorgi a scendere sul palco non si sono messi a ballare e , dopo qualche minuto sono tornati a sedere in cavea.
Va giù duro Liliana Gissara, responsabile di Italia Nostra: “La sfilza di autorizzazioni concesse per tali spettacoli in quel Sito, oltre che contraria al comune buon senso che consiglierebbe ogni cautela nella valutazione delle proposte, anche solo in forza della sua conclamata fragilità, non tiene conto dell’augusta, secolare tradizione avviata dagli illuminati fondatori dell’INDA, nonché delle linee-guida della moderna “Carta di Siracusa”.
Sulla vicenda è anche in tervenuto il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi: «Io sono del parere che i siti archeologici debbano ospitare la musica e il teatro, ma ciò deve avvenire nel rispetto di luoghi millenari che in quanto tali solo fragili nelle loro architetture.
Trovo la revoca degli altri concerti in programma eccessiva, perché si farebbe pagare ad altri spettatori colpe che non hanno. Suggerisco quindi alla Sovrintendenza di chiedere agli organizzatori di devolvere, con un accordo scritto, parte degli incassi alla tutela del Teatro Greco, come risarcimento per quello che è accaduto. Una delle canzoni del gruppo ha come titolo “Noi resteremo in piedi”. Ecco, spero che i Negramaro comprendano che in piedi deve restare anche il teatro»