Consiglio comunale, approvato il piano triennale delle opere pubbliche
Con 16 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astensioni, il consiglio comunale ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche, uno degli atti propedeutici al bilancio pluriennale di previsione 2024-2026 che andrà in discussione lunedì prossimo. Lo strumento, per il quale, sempre a maggioranza, è stata votata anche l’immediata esecutività, ha concluso il suo iter dopo essere stato modificato dall’Assise con l’approvazione di poco più di 20 emendamenti a fronte di quasi 200 interventi proposti dall’Amministrazione.
Inserito, con un emendamento a firma Garro e Melfi, l’intervento per la riqualificazione dell’impiantistica e la messa in sicurezza del palazzetto dello sport “Concetto Lo Bello” per un importo di poco più di 300mila euro finanziato con fondi regionali. Altro emendamento, sempre a firma Garro e Melfi, per la riqualificazione della piscina piccola della Cittadella dello Sport, con la previsione indicata da Scimonelli di manutenzione ordinaria e straordinaria di spogliatoi e servizi igienici; e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli spogliatoi e dei servizi igienici della piscina olimpionica “Paolo Caldarella” per un importo di 1milione e 500mila euro da finanziare attraverso il Credito sportivo.
Altra modifica approvata è quella a firma Bonafede per lavori di sistemazione della via Pordenone: quantizzati in poco più di 176mila euro, i lavori restano subordinati a finanziamenti esterni. Sempre primo firmatario Bonafede, approvato l’intervento di razionalizzazione e ottimizzazione dell’incrocio di piazzale Carmelo Gangi per assicurare maggiore sicurezza all’attraversamento pedonale: prevista una spesa di 500mila euro da fondi esterni. Primo firmatario Luigi Cavarra, approvato l’emendamento che prevede la riqualificazione di piazza Leonardo Da Vinci al fine di dare un maggiore decoro architettonico e assicurare una maggiore sicurezza: spesa prevista 600mila euro, con fondi esterni.
Primo firmatario Leandro Marino, approvata l’illuminazione pubblica sul tratto nord di via Luigi Monti: intervento stimato in 200mila euro con risorse comunali, regionali o statali. Con altri due emendamenti sempre di Marino, il Consiglio ha inserito nel Piano la manutenzione straordinaria di alcune strade del Villaggio Miano: si tratta delle vie Monte Cammarata e Monte Sparagio; di via Monviso e via Antelao. Ciascuna di queste opere ha un importo di 151 mila euro da reperire tra gli stanziamenti nazionali, regionali o comunali ed è stata prevista per il 2025.
Dedicato ai lavori stradali anche l’ultimo emendamento, illustrato in aula da Francesco Vaccaro, con il quale si prevede una spesa di 400 mila euro, con fondi non comunali, per la manutenzione del vie Aldo Carratore e Mascalucia.
Oltre al Piano triennale delle Opere pubbliche, nella seduta di ieri il Consiglio ha approvatola delibera avente ad oggetto la “Verifica delle aree e dei fabbricati da alienare/cedere per il 2024” ex art.172 D/L 267/2000 per come modificato da un emendamento della V Commissione consiliare. Si tratta di un provvedimento di natura prettamente tecnica che costituisce l’ultimo atto propedeutico all’approvazione del Bilancio di previsione. Con esso si verificano la quantità e la qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza economica e popolare; alle attività produttive e terziarie, che potranno essere cedute in diritto di superficie, stabilendo il prezzo di cessione per ciascun tipo di area o di fabbricato. Al dibattito hanno dato il loro contributo i consiglieri Scimonelli, Messina, Greco, Burti, Ricupero, Firenze, Aloschi e gli assessori Consiglio e Coppa.
Il provvedimento è stato esitato dopo l’approvazione di emendamenti migliorativi della V Commissione e del consigliere Firenze, di natura squisitamente tecnica; e del consigliere Burti, soppressivo dell’individuazione di un’area suscettibile di cessione in diritto di superficie per attività produttive e terziarie.
Il Consiglio ha infine approvato la modifica all’art. 27 del regolamento TARI che si rivolge alle utenze non domestiche del settore del commercio alimentare. A spiegare la proposta di modifica, il firmatario del primo emendamento, il consigliere Damiano De Simone: “La proposta nasce dalla consapevolezza del ruolo centrale che assume il settore alimentare nelle attività delle Associazioni di volontariato. Se queste ultime intervengono attraverso azioni solidali, le Utenze non domestiche del settore alimentare sono quelle che sostanzialmente forniscono la materia prima, oggetto della donazione, e per questo le si vuole premiare. L’eccedenza alimentare, quindi, diventa un prodotto etico sottratto al conferimento in organico come rifiuto”.
L’emendamento proposto da De Simone è stato superato dall’emendamento del consigliere Andrea Buccheri che stabilisce la nuova regolamentazione estendendo le agevolazioni per le utenze di produzione, distribuzione e commercio alimentare. Tali utenze non domestiche che dispongono di una superficie di produzione o distribuzione di beni alimentari superiore a 300mq, entro febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento, possono chiede una riduzione della TARI nella misura riconosciuta in 0,10 euro/kg di beni alimentari di cui sia stata debitamente documentata la cessione gratuita alle associazioni di volontariato; il loro utilizzo per finalità sociali a soggetti in stato di bisogno e, altra novità introdotta dall’emendamento Buccheri, al sostentamento animale. In ogni caso, come per le utenze domestiche, l’abbattimento non può arrivare ad incidere per oltre il 20% della tariffa variabile; e viene applicato a conguaglio sulla TARI dovuta per l’anno successivo. “Con l’approvazione di questo emendamento il Regolamento Tari recepisce per intero, e non solo parzialmente, la “legge antispreco” l.166/2016 che consente alle utenze non domestiche di usufruire di un’importante agevolazione Tari a fronte del riuso di prodotti alimentari. Questo, oltre ad avere un effetto benefico, in quanto la movimentazione di queste eccedenze viene demandato alle associazioni di volontariato senza scopo di lucro, consentirà di gravare meno sul conferimento del rifiuto organico. Un provvedimento di buon senso che incentiva ulteriormente la cultura del riuso e della lotta agli sprechi alimentari”.