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Coronavirus, la Regione smentisce due casi sospetti nel Siracusano

La presidenza della Regione siciliana ha smentito le notizie circolate nelle ultime ore in alcune chat sulla presenza nella regione di ulteriori due contagiati in provincia di Siracusa: “Con l’occasione – si legge in una nota della presidenza – si ricorda che le decisioni e le misure adottate dal governo regionale vengono comunicate esclusivamente attraverso i canali e le fonti ufficiali, alle quali si prega di far riferimento”. L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha riferito all’Ars sull’allerta Coronavirus, facendo il punto della situazione sul fronte sanitario in Sicilia e sulle misure adottate. Ha ribadito quanto ha detto il governatore Musumeci: “La Sicilia non rientra fra le regioni in stato d’emergenza. Non siamo né in zona rossa né in zona gialla”.

Sul fronte degli esami effettuati l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza rassicura: “Sono oltre 100 i tamponi faringei esaminati in Sicilia, solo tre sono risultati positivi e riguardano i turisti provenienti dall’area di Bergamo. Non c’è alcun focolaio autoctono in Sicilia, i tre casi sono connessi al cluster originario di una delle zone rosse motivo per cui la Sicilia non rientra tra le regioni in stato emergenziale”.

Intanto, il Consiglio di presidenza dell’Ars ha stabilito che Palazzo dei Normanni (sede dell’assemblea regionale) chiude per 4 giorni, da oggi a lunedì 2 marzo, per consentire la disinfestazione e la sanificazione dell’intero edificio. Tale provvedimento è da considerarsi una misura di prevenzione e lo stesso presidente Miccichè ha specificato che “domani il palazzo sarà inaccessibile ai soli turisti mentre da venerdì a domenica anche al personale dell’Assemblea” e che comunque la comitiva di turisti bergamaschi non ha visitato Palazzo Reale in questi giorni.

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