Coronavirus, non ce l’ha fatta il direttore del parco archeologico di Siracusa
Non ce l’ha fatta Calogero Rizzuto, 65 anni, il direttore del parco archeologico della Neapolis, di Eloro e della villa del Tellaro. Il dirigente regionale si trovava ricoverato nel reparto di rianimazione già da qualche giorno perché aveva contratto il coronavirus e le sue condizioni erano piuttosto gravi perché in presenza di insufficienza respiratoria. Originario di Rosolini, lascia la moglie e due figli. Era stato nominato direttore del parco archeologico nel mese di giugno e aveva cominciato la sua opera che oggi si interrompe a causa della sua scomparsa.
Il Presidente, il Consigliere delegato, il Sovrintendente, i membri del Consiglio di amministrazione e tutto il personale della Fondazione Inda esprimono profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa dell’architetto Calogero Rizzuto, Presidente del Parco archeologico di Siracusa, e si uniscono alla famiglia nel ricordo dell’uomo di cultura, collaboratore prezioso e custode integerrimo del patrimonio archeologico della città.
“L’Amministrazione della Città di Siracusa comunica con grande dolore la scomparsa dell’architetto Calogero Rizzuto, Direttore del Parco Archeologico di Siracusa. La cultura siciliana e nazionale subiscono una gravissima perdita alla luce della personalità di Calogero, della sua grande professionalità e del suo tratto umano prezioso e raro.
Ci stringiamo con amore e grande vicinanza alla famiglia di Calogero Rizzuto e ne onoreremo la Memoria non appena questa fase delicata e drammatica della vita della Città e della nostra Italia sarà solo un brutto ricordo”
Con queste parole il sindaco Francesco Italia e l’assessore alla Cultura Fabio Granata, a nome dell’Amministrazione comunale, esprimono il cordoglio della Città per la scomparsa del Direttore del Parco Archeologico di Siracusa Calogero Rizzuto.
“Sono costernato per la scomparsa del mio concittadino Calogero Rizzuto”. Si esprime in questi termini Pippo Gennuso, parlamentare regionale rosolinese a seguito della morte del direttore del parco archeologico della Neapolis, di Eloro e della villa del Tellaro a causa delle complicazioni dovute alla contrazione del covid-19. “Calogero era una persona distinta, un grande lavoratore – dice Gennuso – aveva assunto lo scorso anno l’incarico di direttore del parco archeologico con l’entusiasmo e la serietà che lo hanno contraddistinto. Sono dispiaciuto per la sua scomparsa e preoccupato perché il coronavirus si dimostra un nemico invisibile, insidioso che colpisce alla cieca. Ne è una dimostrazione Rizzuto che dal 12 marzo, dopo avere accusato i primi sintomi del coronavirus, ha lottato strenuamente. Calogero lascia in tutti noi un vuoto incolmabile”.
“Al rammarico per la grave scomparsa, si aggiungono la rabbia e la frustrazione per un virus che sta mietendo in Italia e nel mondo migliaia di vittime – dice l’On. Giovanni Cafeo – stiamo combattendo una guerra pericolosa e anomala, con un nemico potente e invisibile, ma non invincibile. Se restiamo a casa e rispettiamo le prescrizioni dettate dall’urgenza del momento, sono infatti convinto che alla fine saremo noi a trionfare”.
“Sono costernato per la scomparsa del mio concittadino Calogero Rizzuto”. Si esprime in questi termini Pippo Gennuso, parlamentare regionale rosolinese a seguito della morte del direttore del parco archeologico della Neapolis, di Eloro e della villa del Tellaro a causa delle complicazioni dovute alla contrazione del covid-19. “Calogero era una persona distinta, un grande lavoratore – dice Gennuso – aveva assunto lo scorso anno l’incarico di direttore del parco archeologico con l’entusiasmo e la serietà che lo hanno contraddistinto. Sono dispiaciuto per la sua scomparsa e preoccupato perché il coronavirus si dimostra un nemico invisibile, insidioso che colpisce alla cieca. Ne è una dimostrazione Rizzuto che dal 12 marzo, dopo avere accusato i primi sintomi del coronavirus, ha lottato strenuamente. Calogero lascia in tutti noi un vuoto incolmabile”