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Covid-19. In Sicilia 1.483 nuovi positivi, 27 decessi e 2.455 guariti. A Siracusa 60 casi

Covid-19. In Siciliasono stati riscontrati 1.483 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore, su 11.536  tamponi effettuati e 27 i decessi, che portano il totale a 1.616. Nella pianificazione dei contagi fra le nove province vede Catania 621, Palermo 390, Messina 242, Trapani 70, Siracusa 60, Ragusa 42, Caltanissetta 52, Enna 6 e nessun caso ad Agrigento. Scende la curva degli attuali positivi che adesso sono 39.731 ovvero quasi mille meno (999). Di questi 1.714 sono i ricoverati, 23 in meno rispetto a ieri: 1.494 in regime ordinario (23 in meno) e 220 in terapia intensiva, stabili rispetto a ieri. In isolamento domiciliare sono 38.017. I guariti sono 2455.

Covid: più controlli per evitare terza ondata

«Le indicazioni del Comitato tecnico scientifico e il numero dei contagi ancora in aumento in Sicilia ci dicono che non è possibile abbassare la guardia. Facciamo appello al Presidente della Regione Nello Musumeci e al governo nazionale perché in questa fase delicata vengano intensificati i controlli sulle misure di contenimento della pandemia» lo affermano in una nota congiunta il deputato nazionale della Lega Nino Minardo, il capogruppo all’Ars Antonio Catalfamo e il vicesegretario regionale della Lega in Sicilia Fabio Cantarella.

«Siamo ancora in piena emergenza – si legge ancora nella nota – e per non ritrovarci nelle stesse condizioni di qualche settimana fa con ospedali pieni, pronto soccorso saturi, lunghe file di ambulanze occorre un piano regionale di  sicurezza rigido affidandosi a tutte le forze in campo e valutando anche la possibilità di stilare protocolli con istituti di vigilanza privati e associazioni di volontariato per vigilare sulla corretta osservanza delle prescrizioni previste e del rispetto delle regole.

«Evitare che la curva torni a salire significa più controlli ma anche più responsabilità da parte dei cittadini. Il rischio è ancora alto e la terza ondata potrebbe essere ancora più devastante delle prime due sia sul piano sanitario che su quello economico», conclude il documento degli esponente delle lega.

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