Il Csm trasferisce il procuratore Giordano alla Procura generale di Catania
Il Plenum del Csm delibera il trasferimento del Francesco Paolo Giordano, magistrato ordinario che ha conseguito la VII valutazione di professionalità, attualmente Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, a sua domanda, alla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania con funzioni di sostituto procuratore generale (posto vacante e non pubblicato), con le indicazioni della Prima Commissione. Lascia la guida della procura di Siracusa Francesco Paolo Giordano, su cui pendeva la richiesta della Prima Commissione di un trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale. Anticipando la decisione sul punto, Giordano ha chiesto un trasferimento «in prevenzione» alla procura generale di Catania, con il ruolo di sostituto.
Il plenum ha dato oggi il suo via libera. Una decisione che comporterà l’archiviazione della procedura che era stata aperta a suo carico.
La Prima Commissione aveva chiesto il trasferimento d’ufficio, ritenendo che Giordano avesse perso “irrimediabilmente» la fiducia dei suoi sostituti: quegli stessi che due anni fa avevano mandato un esposto al Csm, al ministro della Giustizia e alla procura di Messina, da cui è scaturita l’inchiesta che nel febbraio scorso portò all’arresto di un ex pm di Siracusa, Giancarlo Longo, accusato di aver pilotato fascicoli di indagine per favorire clienti di peso di due avvocati, in cambio di soldi e viaggi di lusso.
Secondo la Commissione Giordano avrebbe minimizzato le anomalie sull’operato professionale di Longo e di altri magistrati dell’ufficio che i firmatari dell’esposto gli avevano segnalato; e avrebbe disincentivato, se non ostacolato, la formalizzazione di quei rilievi.
Il percorso. La Commissione propone, con l’astensione dei consiglieri Balducci, San Giorgio e Forciniti, l’adozione della conseguente delibera – Relatore Consigliere Fracassi – Il Consiglio, – vista la nota, pervenuta in data 11 aprile 2018, con la quale il dott. Francesco Paolo Giordano, magistrato ordinario che ha conseguito la VII valutazione di professionalità, attualmente Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, chiede di essere trasferito, in via preventiva, alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo con funzioni di sostituto procuratore, al fine di rimuovere la eventuale situazione di incompatibilità ex art. 2 R.D.L. 31 maggio 1946 n. 511, di cui alla procedura attualmente pendente presso la Prima Commissione del CSM; – visto l’art. 55 della circolare consiliare n. 12940 del 25.5.2007 e succ.mod.; – visti gli atti prodotti e le informazioni assunte; – rilevato che la Prima Commissione ha deliberato, in data 19 aprile 2018, di esprimere, con due astensioni, parere non favorevole al trasferimento preventivo alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, con funzioni di sostituto procuratore; – considerato che la Terza Commissione, dopo aver preso atto del parere espresso dalla Prima Commissione, ha rigettato la richiesta del dott. Giordano; – rilevato che con successiva nota in data 23 maggio 2018 il dott. Giordano ha chiesto in via subordinata di essere assegnato alla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania con funzioni di sostituto procuratore generale; – visto che la Prima Commissione ha deliberato, in data 28 maggio 2018, di esprimere, con un voto contrario, parere favorevole al trasferimento preventivo alla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania con funzioni di sostituto procuratore generale, segnalando “l’inopportunità che al dott. Francesco Paolo Giordano venga assegnata, nell’ambito della distribuzione interna alla Procura Generale di Catania, ogni attribuzione che riguardi il circondario di Siracusa”; 132 61 – ritenuto, pertanto, che ricorrono i presupposti previsti dall’attuale normativa per poter assegnare il dott. Giordano alla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania con funzioni di sostituto procuratore generale, trattandosi di posto che, allo stato, presenta 1 vacanza non pubblicata; – considerato che in data 11 giugno 2018, la Terza Commissione, preso atto che il punteggio del concorso virtuale attribuibile al dott. Giordano avrebbe consentito l’assegnazione del posto di sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania, ha disposto la pubblicazione sul sito intranet della sede richiesta e che, nei termini previsti dall’art. 101 punto 4 della circolare n. 13778/2014 e succ.mod., non sono pervenute domande di altri aspiranti alla partecipazione, tramite concorso virtuale, all’assegnazione del posto; – considerato, conclusivamente, che al dott. Giordano, entrato in magistratura con D.M. 30.12.1977, possono essere attribuiti punti 32 per anzianità, e, pertanto, risulta vincitore del concorso virtuale per il posto di sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania, atteso che nell’ultimo concorso espletato (pubblicazione del 4.6.2017) il magistrato risultato vincitore con il minor punteggio ha riportato un punteggio di 20 punti.
C. A.