Dal primo marzo attiva rianimazione negli ospedali di Avola e Lentini
“Dal primo marzo entreranno in funzione i reparti di Rianimazione negli ospedali “Di Maria” di Avola e in quello di Lentini. Le strutture erano già pronte da tempo e nell’ultimo mese si erano già definite le assunzioni di personale ma serviva ultima autorizzazione per completamento del personale da assessorato alla Sanità”.
Lo annuncia il sindaco di Avola, Luca Cannata che, dopo alcuni incontri a Palermo con l’assessore Ruggero Razza e la parlamentare regionale Rossana Cannata, ha avuto conferma ieri dallo stesso assessore e dal direttore generale che si sono detti pronti a partire con il servizio.
“Finalmente i miei concittadini – aggiunge il sindaco – oltre al resto della nostra provincia, potranno usufruire di un servizio di urgenza prioritario ed evitare di ricercare posto nelle altre strutture siciliane, considerato che il ricovero immediato in Rianimazione può salvare una vita umana”.
Ma gli annunci non sono finiti qua. “In questi anni di sindacatura mi sono battuto per avere ciò che spetta a un territorio importante come il nostro – conclude Cannata – e infatti ho realizzato anche l’elisoccorso e ieri l’Asp 8 ci ha assicurato i voli, anche notturni, a partire dalla fine del mese. Andiamo avanti per una giusta sanità, sempre in prima linea per ottenere un diritto, ma ovviamente non è finita qui e continueremo con la rifunzionalizzazione dei reparti”.
L’EX DEPUTATA REGIONALE, MARIKA CIRONE DI MARCO: “Come avevo anticipato in un incontro pubblico sulla sanità prov. tenutosi a Lentini il 10 febbraio dello scorso anno , nella mia qualità di componente della Commissione lgsl ,i nostri ospedali saranno tutti dotati dei servizi di rianimazione, mettendo a frutto investimenti tecnologici importanti finora non utilizzati. Si avvia a conclusione infatti l’iter della apertura dei due Centri di rianimazione dell’Ospedale di Lentini e di Avola/ Noto. Subito dopo le elezioni naz. del 4 marzo, per la metà dello stesso mese, ai due Centri perverranno le professionalità mediche e infermieristiche necessarie ,a cominciare dai 10 anestesisti, la cui ricerca e individuazione e’ stata piuttosto complessa per la nota insufficienza di questa specializzazione. Ciò comporterà una copertura di spesa aggiuntiva di circa 3 milioni di euro per l’anno 2018 da parte dell’Asp e dell’Assessorato regionale alla sanità.
“La conclusione della complessa vicenda – conclude l’ex deputata Di Marco – avviata dalla Amministrazione Crocetta è dovuta all’impegno tenace della dirigenza dell’Asp e al lavoro concertativo fatto dalla precedente deputazione , dalle organizzazioni sindacali e dalla conferenza dei sindaci con i livelli governativi. Al nuovo governo il compito di continuare ad assecondare i migliorati livelli dei servizi e a supportare gli importanti risultati ottenuti con la diminuzione della mobilità passiva verso l’esterno e l’incremento della mobilità attiva”.