Delitti di Cassibile: rigettata la richiesta di scarcerazione di Raeli
Resta detenuto in carcere Giuseppe Raeli, il pensionato Cassibile se, condannato all’ergastolo per 4 omicidi e per un tentato omicidio. Il tribunale del riesame di Catania ha sciolto la riserva rigettando la richiesta di concessione degli arresti domiciliari nei confronti del 76enne che si è visto confermare la condanna di primo grado il 18 novembre dalla corte d’assise d’appello alla pena del carcere a vita. La richiesta era stata avanzata dal prof. Guido Ziccone e dagli avvocati Stefano Rametta e Giambattista Rizza, legali difensori dell’imputato, che hanno motivato l’istanza dei domiciliari o del cosiddetto braccialetto elettronico, in virtù dell’età avanzata del loro assistito.
Giuseppe Raeli si trova detenuto nel carcere di Cavadonna dal 29 novembre 2010 da quando cioè, i carabinieri del comando provinciale di Siracusa, lo hanno tratto in arresto perché ritenuto responsabile dei cosiddetti delitti di Cassibile. Raeli ha sempre protestato la propria innocenza ma per due volte è stato condannato anche se in secondo grado si è visto ridurre il numero dei delitti da 6 a 4: rimangono a suo carico l’omicidio di Giuseppe Calvo (9 ottobre 2012), il duplice delitto dei coniugi Sebastiano Tiné e Giuseppa Spadaro (31 luglio 2003), dell’omicidio di Giuseppe Spada (18 agosto 2004), e il tentato omicidio di Giuseppe Leone (15 marzo 2009). Il tentato omicidio di Aurora Franzone (12 febbraio 2004) è stato derubricato in minaccia aggravata e quindi dichiarato prescritto.
All’udienza davanti al tribunale della libertà, i difensori di Raeli avevano spiegato il senso della loro richiesta che poggia le basi sull’età avanzata del loro assistito per il quale hanno chiesto la meno afflittiva misura degli arresti domiciliari. Intanto, prosegue l’attesa per il deposito delle motivazioni della sentenza di secondo grado. Il termine di 90 giorni è già ampiamente scaduto. Di diverso avviso il pm Antonio Nicastro che ha sempre sostenuto la responsabilità di Raeli per quei delitti.