Deteneva illecitamente un fucile da caccia: assolto
Il Tribunale di Siracusa, Giudice monocratico, Spitaleri ha pronunciato l’assoluzione per esclusione della punibilità dell’imputato G.R. artigiano pachinese di 45 anni, accusato di illecita detenzione di un fucile da caccia Beretta, cal.12.
L’imputato era stato tratto in arresto e condotto ai domiciliari nel luglio del 2018 perché, dopo una perquisizione nella sua residenza, condotta dai Carabinieri della Stazione di Pachino dopo una segnalazione, veniva rinvenuto dentro un armadio dell’appartamento dove lo stesso risiedeva, un fucile da caccia di proprietà di un anziano congiunto. In sede di interrogatorio di garanzia davanti al GIP l’uomo si era difeso specificando che i motivi della detenzione erano da ravvisare in un eccesso di prudenza dello stesso, atteso che l’anziano parente era in lite con una sua affine e se la lite, che si protraeva da giorni, fosse degenerata, l’anziano avrebbe potuto usare l’arma contro colei che lo aveva precedentemente aggredito.
L’imputato, lo scorso anno, già in sede di interrogatorio di garanzia faceva notare che aveva tenuto con se solamente l’arma e non anche le munizioni, proprio perchè era sua intenzione sottrarre l’arma dalla disponibilità dell’anziano parente e non per farne un uso proprio.
Malgrado le evidenze istruttorie il pubblico ministero concludeva formulando richiesta di condanna ad anni uno di reclusione.
La Sentenza di ieri, come sollecitato dalla difesa, ha invece dato conto della sussistenza della ipotesi attenuata della detenzione di arma potendo così applicare al caso concreto la causa di non punibilità, riprendendo un recente orientamento della Cassazione Sez.I penale che con la Sentenza 31683/2017 ha appunto ritenuto applicabile l’esimente anche ai reati in materia di armi.