Dieci percettori di reddito di cittadinanza destinati a Tribunale e Procura
Il sindaco, Francesco Italia, il presidente del Tribunale, Dorotea Quartararo, e il procuratore capo, Sabrina Gambino, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per la realizzazione di progetti utili alla collettività (i cosiddetti Puc) negli uffici giudiziari impiegando soggetti percettori del reddito di cittadinanza. È la prima di tante altre attività che porteranno, nel volgere di qualche settimana, all’impiego di 139 persone in progetti finalizzati al perseguimento di “finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale”, così come previsto dalla normativa sul sussidio introdotto nel 2019.
Al palazzo di giustizia saranno destinati 10 percettori di reddito di cittadinanza, 5 al Tribunale e altrettanti in Procura. Affiancati da tutor, lavoreranno alla realizzazione di precisi progetti dedicati all’archivio – anche come riorganizzazione degli spazi fisici – e al supporto nei dibattimenti. I soggetti dovranno essere in possesso di competenze coerenti con le attività e le finalità previste e il loro impegno (che non si configura come rapporto subordinato, parasubordinato o irregolare) si chiuderà con la fine dei progetti. La scelta delle persone avviene attraverso colloqui svolti dai Servizi sociali del Comune e dal Centro per l’impiego.
«Sono particolarmente soddisfatto – afferma il sindaco, Francesco Italia – della firma di questo primo accordo perché trovo importante e significativo agevolare un servizio fondamentale come quello della giustizia. Mi sembra un buon inizio per un’attività che ha una particolare valenza perché consente ai percettori del reddito di cittadinanza di essere in contatto con il mondo del lavoro svolgendo mansioni utili alla collettività».
Lo schema applicato per il Tribunale e per la Procura varrà, con i necessari adattamenti, per tutti gli altri progetti previsti, già consegnati al ministero del Lavoro. I Servizi sociali del Comune e il Centro per l’impiego stanno operando a pieno regime per individuare i 139 che meglio aderiscono al lavoro da svolgere e stanno profilando una platea ben più ampia. Identificati i 10 che andranno al palazzo di giustizia, i restanti saranno destinati al Parco archeologico, che ne assorbirà 5 e con il quale a giorni sarà firmato un protocollo, e al Comune. L’Ente impiegherà 124 percettori di reddito di cittadinanza, che saranno destinati a lavori da svolgere al cimitero, sulle spiagge, nei parchi e nelle piste e corsie ciclabili.
«Siccome i tempi devono essere necessariamente brevi – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Conci Carbone – ho chiesto agli uffici il massimo sforzo trovando grande supporto. Pensiamo di dover profilare almeno 400 persone per raggiungere il nostro obiettivo e con il Centro per l’impiego c’è la massima collaborazione. Mi riterrei molto soddisfatta se riuscissimo a completare il lavoro entro fine giugno».