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Dimensionamento scolastico, cade il numero legale: polemiche

Si è conclusa con un nulla di fatto la seduta di consiglio comunale tenuta ieri sera e convocata per discutere di dimensionamento scolastico e di modifiche ai programmi di spesa per il 2023. L’Assise, presieduta da Alessandro Di Mauro, si è infatti sciolta per mancanza di numero legale senza che alcun punto dell’ordine del giorno fosse stato messo ai voti. A determinare l’esito della riunione è stata la decisione di molti esponenti dell’opposizione di abbandonare l’aula dopo che non era passata (15 no e 13 sì) una richiesta di sospensione dei lavori (avanzata Ferdinando Messina e Franco Zappalà) per consentire una valutazione di alcuni fatti nuovi che si era determinati discutendo il documento sul dimensionamento scolastico – primo punto all’ordine del giorno – prodotto dalla commissione competente. Era successo che Paolo Romano aveva presentato una proposta diversa da quella posta in discussione (e che era stata appena letta in aula Giovanni Boscarino) iniziativa che aveva portato i consiglieri Ivan Scimonelli e Angelo Greco a chiedere uno slittamento della decisione per consentire un nuovo approfondimento in commissione. Bocciata, però, la sospensione dei lavori, molti consiglieri di opposizione hanno annunciato l’abbandono dell’aula, decisione criticata da alcuni esponenti della maggioranza (Sergio Bonafede, Matteo Melfi, Conci Carbone, Sergio Imbrò e Luciano Aloschi).

      Data la nuova situazione, è stata rifatto l’appello al termine del quale sono risultati 16 presenti, uno in meno del numero minimo previsto. I consiglieri torneranno in aula stasera alle 18 per riprendere la discussione.

      Questi, nel dettaglio, i punti all’ordine del giorno. Il primo è l’atto di indirizzo unitario della seconda commissione sul dimensionamento scolastico. Partendo dalle conclusioni dell’adunanza aperta del 16 ottobre, la proposta prevede che l’istituto Martoglio venga convogliato nel Verga ad eccezione, però, del plesso Collodi di via Asbesta. Quest’ultimo dovrebbe essere accorpato al Brancati di Belvedere, che attualmente rischia di sottodimensionarsi.

      Più articolato è stato il ragionamento fatto sull’istituto Chindemi. Per la scuola di via Pescara si propone di chiedere una deroga in forza di tre fatti: essa è sede dell’Osservatorio provinciale per la prevenzione delle dispersione scolastica, che ha competenza anche su Floridia e Solarino; da una nota dell’Associazione nazionale presidi, risulta che il numero degli iscritti e di soli 11 alunni inferiore al limite minimo richiesto, gap che potrebbe essere recuperato con le nuove iscrizioni; la Chindemi è un presidio di legalità in un quartiere carente di servizi, motivo per cui è un punto di riferimento per le famiglie ed è impegnata in un’attività formativa diversificata e in progetti che ne prolungano l’apertura fino alle 18. Nelle ore pomeridiane, inoltre, consente lo svolgimento di attività sportive curate dalle Fiamme Oro della Polizia di Stato.

      Qualora la proroga non dovesse essere concessa, l’atto di indirizzo propone l’accorpamento con il Comprensivo “Wojtyla” per il principio della vicinanza territoriale.

      Sempre di dimensionamento scolastico si occupa anche il secondo punto all’ordine del giorno. Si trattava di una mozione sottoscritta da vari consiglieri, ma con primo firmatario Cosimo Burti, che, con un approccio diverso al problema, chiede l’istituzione di un tavolo tecnico urgente, aperto ai dirigenti scolastici e ai presidenti dei consigli di istituto, per l’individuazione dei criteri da adottare nel piano di riorganizzazione degli istituti comprensivi nel territorio.

      Con un’integrazione all’ordine del giorno, il Consiglio si occuperà anche dell’approvazione di due proposte di aggiornamento delle spese del programma biennale di acquisto di forniture e servizi e del programma triennale delle opere pubbliche.

      Nel primo caso sono stati aggiunti: 3,3 milioni di euro per servizi assicurativi, 125 mila euro per servizi postali, 603 mila 404 euro per la notifica dei verbali della Polizia municipale; una quarta voce è frutto di un emendamento proposto dall’Unità di progetto del Pnrr che aggiunge accresce di 100 mila euro – portandoli a 280 mila euro – gli stanziamenti per la realizzazione dei parchi giochi inclusivi.

      Per quel che riguarda le opere pubbliche sale da 196 mila 305 a 445 mila euro la somma prevista per la manutenzione straordinaria di via Lido Sacramento, nel tratto che va dalla rotatoria sulla Statale 115 alla traversa Capo Murro di Porco.

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