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Dipendente della Provincia rimane ai domiciliari

Il Gip del Tribunale di Siracusa, Stefania Scarlata, ha convalidato l’arresto di Vincenzo Reale, il 55enne dipendente della Provincia regionale di Siracusa, nei confronti del quale il pubblico ministero Margherita Brianese ha contestato il reato di truffa. Il giudice, nel convalidare l’arresto, ha confermato a carico dell’indagato la misura degli arresti domiciliari, cui era stato posto già il giorno stesso dell’arresto nella flagranza del reato.

Assistito dagli avvocati Sebastiano Troia e Silvia Magliocco, Reale si è avvalso della facoltà di non rispondere ma poco prima di presentarsi ieri mattina in aula per l’udienza di convalida, si è sottoposto a un lungo interrogatorio con il pubblico ministero. Parte del contenuto delle dichiarazioni dell’indagato è stato allegato al fascicolo del Gip, parte invece, è stato secretato.

Per il giudice per le indagini preliminari l’arresto, avvenuto nella flagranza del reato, ad opera dei poliziotti della Digos, andava convalidato per i gravi indizi di colpevolezza e la sussitenza del pericolo che l’indagato possa reiterare il reato. Diversi sono gli episodi contestati al dipendente della Provincia. L’episodio che ha fatto scattare l’arresto è avvenuto giovedì scorso, quando la persona offesa si è recata negli uffici dell’ex Provincia regionale per consegnare a Reale la somma di 100 euro a saldo della somma di 260 euro promessagli per ottenere il posto di lavoro. Ma quello rilevato non sarebbe che l’ultimo di una serie di episodi oggetto della contestazione. Secondo quanto sostenuto dall’accusa, infatti, Reale, utilizzando contratti di lavoro contraffatti e cartellini identificativi, avrebbe offerto opportunità d’inserimento lavorativo stabile presso una società cooperativa che fornisce servizi all’ente pubblico. Le somme di denaro consegnate dalle vittime sarebbero state, a detta di Reale, a titolo di quota d’iscrizione alla cooperativa oppure di spese per le pratiche amministrative.

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