Dipendenti ex Provincia, domani sit in in Prefettura
Sit in dei lavoratori della ex provincia regionale di Siracusa domani mattina davanti il palazzo della prefettura.
Rimane ancora irrisolta la vertenza sul pagamento degli stipendi dei dipendenti della provincia regionale di Siracusa che ad oggi non hanno ancora alcuna certezza sugli stipendi di Dicembre e 13° mensilità 2018 e sulla maturanda retribuzione di Gennaio 2019.
Per Franco Nardi e Alda Altamore, segretari di Cgil e Uil funzione pubblica, “preoccupante continua ad essere l’estremo silenzio da parte della rappresentanza politica regionale e nazionali , sembra che tutti abbiano dimenticato che esiste una vertenza che da oltre cinque anni interessa 480 famiglie che vivono ormai in uno stato unico di disperazione e scoramento.
Il drastico taglio di risorse è dovuto principalmente al prelievo forzoso (solo per Siracusa 22 Milioni di euro l’anno) a vantaggio delle finanze dello stato. Questo è stato uno dei principali motivi che hanno condotto la provincia di Siracusa al dissesto finanziario, provocando la grave situazione di non poter pagare gli stipendi agli oltre 480 dipendenti ed assicurare i servizi essenziali alla comunità.
La decisione di sciogliere le province è stata sin dalla prima ora considerata un’azione alquanto bizzarra e sconsiderata in quanto ci saremmo aspettati l’emanazione , prima di qualsiasi atto di commissariamento , di una legge quadro sul riordino degli enti che salvaguardasse sia i servizi che devono essere garantiti alle comunità territoriali che ruoli e funzioni dei dipendenti”.
Al prefetto di Siracusa chiederanni che si faccia portavoce con il governo regionale e nazionale per dare le giuste rassicurazioni e per garantire un futuro certo ai lavoratori e alle loro famiglie.
Nel contempo la FP CGIL la CISL FP e la UIL FPL provinciali di concerto con la segreteria regionale organizzeranno di concerto con le altre province regionali una manifestazione regionale affinché il governo regionale assuma le decisioni per risolvere questa vergognosa vertenza provocata da spregiudicate decisioni politiche regionali e nazionali. Alle varie iniziative di protesta e di lotta messe attualmente in campo seguiranno tutta una serie di azioni che continueranno fino a che si avranno garanzie certe sia sul pagamento delle retribuzioni che sulla certezza dell’erogazione dei servizi essenziali quali per esempio quello di garantire alle scuole di 2° grado il regolare riscaldamento delle scuole di 2° Grado.
Facciamo ancora appello all’assessore Regionale alle autonomie Locali dott.ssa Bernadette Grasso e al presidente della Regione Siciliana dott. Nello Musumeci affinché facciano chiarezza e diano certezze sulle risorse finanziare da trasferire alle ex provincie regionale al fine di garantire la dignità delle retribuzioni nonché la certezza dei servizi da erogare alle comunità.