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Diritti umani, la Farnesina premia don Palmiro Prisutto

La Farnesina annuncia la seconda edizione del ‘Premio CIDU per i Diritti Umani’, destinato ogni anno a individui e organizzazioni che si siano particolarmente distinti in attività di promozione dei Diritti Umani nel nostro Paese.
L’iniziativa riafferma la centralità della tutela e promozione dei Diritti Umani quale direttrice della politica estera italiana, come più volte sottolineato dal Ministro Di Maio.
Come per la prima edizione 2020, le assegnazioni sono state deliberate da un Comitato d’Onore, presieduto dal Sottosegretario di Stato Benedetto Della Vedova e composto anche quest’anno da una pluralità di rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e della società civile, in grado di esprimere diverse sensibilità ed esperienze in materia di Diritti Umani.
Come afferma il Sottosegretario Della Vedova: ‘Sono lieto di sostenere questa importante iniziativa del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU), che mette in luce i diversi aspetti che riguardano la tutela e la promozione dei Diritti Umani nel nostro Paese. Attraverso questo Premio s’intende valorizzare l’impegno di singoli cittadini e di associazioni amplificandone il valore morale, soprattutto per le nuove generazioni. Nessuna società, neppure la nostra, è al riparo da intolleranze varie e forme di discriminazioni, vecchie e nuove. I diritti umani sono un processo che, come tale, va continuamente sostenuto e difeso. Il Premio è anche questo: un contributo al rafforzamento della cultura dei diritti umani nel nostro Paese’.
In linea con il ruolo del CIDU, l’istituto con sede alla Farnesina che promuove l’applicazione dei trattati internazionali sui diritti umani a livello nazionale ed internazionale, questo Premio si caratterizza infatti per un approccio pluralista, volto a sottolineare la varietà dei temi e degli interventi che riguardano la promozione e la tutela di questi valori.
In particolare, per la seconda edizione 2021, i membri del Comitato d’Onore hanno definito le seguenti assegnazioni:

In rappresentanza delle Istituzioni, è stato deciso di premiare il Sistema Sanitario Nazionale, in considerazione dello straordinario impegno al quale ha saputo fare fronte per tutelare il diritto alla salute, a seguito dell’emergenza Covid-19.
Tra le Associazioni, è stata scelta l’associazione ‘Scie di Passione’, alla luce delle sue considerevoli ed innovative iniziative a favore delle persone con disabilità.
In merito ai quattro Premi personali (con profili di diverso genere e/o generazione), la scelta è ricaduta su: 
·         Djana Pavlovic, in ragione del suo esemplare attivismo in materia di integrazione sociale;

·         Padre Palmiro Prisutto, in considerazione del suo tenace impegno in materia di tutela ambientale;

·         Pietro Turano (classe 1996), in ragione del suo attivismo per i diritti delle persone LGTBI;

·         Federica Gasbarro (classe 1995), alla luce del suo impegno sulle questioni legate ai cambiamenti climatici;

Per la categoria dedicata al tema della libertà di stampa e di informazione, il Premio è stato attribuito a:
la Dott. ssa Luisa Betti Dakli, per il suo alto e costante impegno giornalistico in tema di diritti umani, con particolare riferimento alle violazioni e le discriminazioni nei confronti delle donne e dei minori.
Infine, in occasione dell’edizione 2021, è stato aggiunto un Premio alla Memoria, dedicato quest’anno alla figura di Maria Immacolata Macioti, in considerazione del suo storico contributo in materia di diritti delle donne.   

La cerimonia di premiazione si svolgerà presso il Museo dell’Ara Pacis di Roma venerdì 10 dicembre, in coincidenza con le celebrazioni della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Uomo, e vedrà protagonisti i vincitori di entrambe le edizioni (2020 e 2021). 

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