Disavventura al seggio per il maestro Giuseppe Di Mare
Ai seggi elettorali è accaduto anche che un presidente di sezione sia stato zelante all’eccesso nel consentire a un non vedente di fare entrare nella cabina l’accompagnatore. Protagonista e vittima dell’episodio è il maestro Giuseppe Di Mare, noto compositore di musica, che si è recato domenica al seggio, ricavato in una scuola di Avola, per votare.
“Ho portato con me la tessera elettorale che reca il timbro relativo al voto assistito” racconta Di Mare. Questa procedura configura l’unica deroga ammessa al principio per cui il voto è espresso personalmente dall’elettore e si applica alle persone affette da menomazione fisica e, quindi, impossibilitati ad esprimere autonomamente il diritto di voto, possono essere accompagnati in cabina da un altro elettore iscritto nelle liste elettorali di un comune. Il maestro Di Mare cieco ha chiesto di poter esercitare tale diritto sancito dalla legge.
“La presidente mi ha chiesto un documento che attestasse la mia invalidità fisica, pur essendo già presente sulla mia tessera il timbro relativo al voto assistito e, dunque, non essendo io tenuto a dover mostrare ulteriori documenti”, dice Di Mare e a quel punto gli animi si sono surriscaldati. La presidente avrebbe invitato Di Mare a documentarsi in merito alla procedura relativa al voto assistito. L’intervento delle forze dell’ordine, presenti sul posto, è servito per ricomporre la vicenda e consentire a Di Mare di esprimere la sua preferenza alle urne.
“Altre volte, in passato, è accaduta la stessa cosa – dice Di Mare – ed era anche intervenuto un ex prefetto, scusandosi per quanto accaduto. Vedo, con rammarico, che il problema s’è riproposto”.