Distruzione schede elettorali: tre deputati parte civile
Il Gup del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha ammesso all’udienza preliminare la costituzione di parte civile dell’assessorato regionale alla Funzione Pubblica e di tre parlamentari regionali siracusani al processo a carico di Cosimo Russo, l’operatore giudiziario, accusato del reato di distruzione delle schede elettorali, in occasione della tornata regionale dell’ottobre 2012. Il giudice per le udienze preliminari ha accolto le istanze avanzate del deputato regionale siracusano Bruno Marziano e dell’ex parlamentare Pippo Gianni, con il patrocinio dell’avvocato Ezechia Paolo Reale, e quella dell’onorevole Pippo Gennuso patrocinato dall’avvocato Aldo Ganci.
Nell’udienza di ieri, la difesa dell’imputato ha avanzato richiesta di ammissione del proprio assistito al rito abbreviato, accolta dal giudice.
La vicenda giudiziaria è scoppiata a seguito di due sentenze, emesse dal Cga di Palermo il 5 febbraio dello scorso anno, con le quali i giudici sancivano che alcuni verbali di sezione elettorale non avrebbero contenuto i dati essenziali per garantire la correttezza dello svolgimento delle operazioni elettorali.
La causa della distruzione, a dire della difesa, sarebbe da attribuire a un allagamento verificatosi negli archivi del palazzo di Giustizia, dove erano custodite le schede elettorali, avvenuto il 20 novembre 2013. Ne è scaturita una denuncia da parte dei parlamentari regionali siracusani, e le successive indagini, coordinate dal procuratore capo Francesco Giordano, si sono concluse con la verifica che le schede elettorali scomparse sarebbero state volontariamente trafugate e soppresse dall’operatore giudiziario imputato.
Si torna in aula il 29 settembre prossimo per la requisitoria del pubblico ministero Andrea Palmieri.