Dopo l’annullamento della Cassazione: disposti gli arresti domiciliari nei confronti di Rita Frontino
Frontino si trovava detenuta nel carcere di piazza Lanza a Catania dal 25 luglio, da quando, cioè, è scattata l’operazione della guardia di finanza, denominata, Fiera del Sud, in cui sono state coinvolte le due sorelle Frontino e alcuni collaboratori.
La decisione del tribunale fa seguito alla sentenza della Corte di Cassazione che la scorsa settimana aveva annullato alcuni capi d’imputazione a carico di Frontino, in particolare quella di bancarotta per distrazione, una delle accuse più pesanti che avevano indotto il gip del tribunale aretuseo ad emettere la misura cautelare in carcere per l’imprenditrice siracusana.
La seconda udienza del relativo processo, intanto, ha visto sfilare in aula tre testi citati dalla pubblica accusa. Tra di essi, l’ing. Uccello, progettista del centro commerciale Fiera del Sud. Questi ha sottolineato come la proprietà del centro abbia attraversato difficoltà non indifferenti a causa del ritardo con cui il Comune avesse rilasciato la concessione edilizia. Ha poi sottolineato come Rita Frontino non si fosse mai occupata della società ma soltanto dell’aspetto commerciale e del marketing del centro di Epipoli tenendo contatti soltanto con soggetti interessati agli stand e ad altri spazi commerciali. La difesa ha avanzato un’eccezione in aula chiedendo al tribunale inutilizzabilità degli atti compiuti dal luogotenente della guardia di Finanza, Riccardo Giuliano, che sequestrò computer ed acquisì altra documentazione senza la presenza dei legali difensori. Su tale eccezione, il tribunale scioglierà la riserva all’udienza del 8 gennaio.