Dopo le Politiche, sotto coi candidati alle elezioni regionali
Completata la fase della presentazione delle liste per la Camera e per il Senato, l’attenzione della politica è rivolta, adesso, all’elezione del presidente della regione e al rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana. Partiti e movimenti in gran fermento per la presentazione delle liste dei candidati. Sono ore febbrili per mettere in pratica strategie, condizioni e completare le liste dei candidati.
Il termine ultimo per la presentazione delle liste è fissato per venerdì prossimo alle 16. Quel poco che manca, quindi, è destinato a limare, smussare, sostituire anche perché i partiti il grosso del lavoro lo hanno già svolto anche se quasi tutti rimandano a venerdì per l’ufficializzazione dei candidati.
In questa fase sembrano una certezza le candidature della Lega con il deputato uscente Giovanni Cafeo e l’ex parlamentare regionale Enzo Vinciullo. Sul fronte degli Autonomisti, il capolista è l’ex parlamentare Mario Bonomo mentre rimane in ballo la candidatura del sindaco di Melilli Giuseppe Carta, che ha avuto un dialogo già molto ben avviato proprio con gli autonomisti. Per l’ufficialità, occorre però attendere le prossime ore.
Nel partito democratico già da tempo si parla della candidatura di Gaetano Cutrufo, Tiziano Spada e del sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio. Chi chiede il pass per il, secondo mandato a Sala d’Ercole è il pentastellato Giorgio Pasqua. Idee chiare nel movimento cinque stelle che completano lista con Lucia Sandra Piccolo (assessore comunale di Carlentini), Flavia Di Pietro (imprenditrice), Fabio Fortuna (avvocato), Carlo Gilistro (pediatra). Tra i candidati nella lista De Luca sindaco di Sicilia, c’è l’ex leader dei Forconi, Mariano Ferro.
Fratelli d’Italia deve sciogliere il nodo Luca Cannata. L’ex sindaco di Avola ha dato la propria disponibilità per la doppia candidatura. È già stato inserito nella lista per la Camera dei deputati, adesso potrebbe anche essere in lizza per un seggio per l’Ars.
A proposito di seggi, per la ripartizione alla provincia di Siracusa ne toccano cinque più uno coi maggiori resti.