Dopo “Sistema Siracusa” spunta una loggia segreta
Associazione segreta: questo il reato ipotizzato dalla procura di Perugia nel fascicolo aperto in seguito alle dichiarazioni dell’avvocato Piero Amara. La notizia è stata rilanciata dall’Ansa
Sull’inchiesta in corso viene comunque mantenuto l’assoluto riserbo e non vengono comunque fornite alcun tipo di conferme ufficiali. Si tratta di una nuova inchiesta che rischia di coinvolgere anche il Csm e riguarda atti giudiziari coperti da segreto, lettere anonime, calunnie con il coinvolgimento di alcune Procure. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato un pm di Milano, Paolo Storari, a consegnare un anno fa i verbali ancora segreti all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo, senza informare i propri capi.
Tra la fine 2019 e maggio 2020, il pm di Milano Paolo Storari avrebbe chiesto ai vertici dell’ufficio della Procura di effettuare delle iscrizioni nel registro degli indagati per andare a verificare le dichiarazioni dell’avvocato augustano Piero Amara, indagato anche nell’inchiesta sul falso complotto Eni e che in più verbali ha parlato dell’esistenza di una presunta loggia segreta Ungheria.
I verbali, tuttora segretati, sono quelli resi in cinque occasioni nel 2019 da Piero Amara, l’avvocato arrestato nel 2018 nell’ambito di Sistema Siracusa e indagato per i depistaggi dell’inchiesta Eni mentre per vari episodi di corruzione di giudici ha ottenuto l’applicazione della pena a 2 anni e 8 mesi, oltre ceh essere coinvolto nelle vicende dell’ex pm romano Luca Palamara, radiato dalla magistratura e accusato d’aver pilotato nomine in cambio di regali e favori.
Nel corso degli interrogatori Amara avrebbe fatto nomi di magistrati che si sarebbero rivolti a lui per ottenere promozioni e avrebbe tirato in ballo anche l’ex premier Conte al quale, a suo dire, avrebbe fatto ottenere tra il 2012 e il 2013 consulenze dal gruppo Acqua Marcia Spa per circa 400 mila euro. Amara, inoltre, avrebbe raccontato al pm di Milano di fare parte di una fantomatica loggia segreta, denominata Ungheria, di cui farebbero parte anche dei magistrati.