Duplice omicidio e vertice in prefettura sui furti di agrumi
Siracusa. Il gip del tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha disposto l’incidente probatorio nell’ambito della vicenda relativa al duplice omicidio di Massimo Casella e Agatino Saraniti, e del tentato omicidio di Gregorio Signorelli avvenuto la scorsa settimana in un agrumeto di contrada Xiruma nelle campagne tra Lentini e Scordia. Il giudice ha conferito l’incarico a due consulenti tecnici, il medico legale Giuseppe Ragazzi e il perito industriale Santi Gatti.
Accogliendo la richiesta della difesa di Giuseppe Sallemi, che insieme con Luciano Giammellaro, è ritenuto responsabile del fatto di sangue, il gup ha posto dei quesiti. Al medico legale ha chiesto di eseguire l’autopsia sul cadavere delle due vittime, compreso l’esame tossicologico. Al secondo, invece, ha chiesto di eseguire una perizia balistica sui fucili sequestrati ai due indagati oltre che a una comparazione balistica con le borre rinvenute sul luogo del duplice omicidio. All’incidente probatorio partecipa anche l’avvocato Paola Lo Presti, che difende la parte offesa, Gregorio Signorello, che si trova ricoverato all’ospedale Garubaldi a causa delle gravi lesioni riportate a seguito delle fucilate.
Intanto, si parla di vigilanza e di controllo delle aree rurali domattina alla Prefettura di Siracusa. Convocata dal Prefetto di Catania, d’intesa con quello di Siracusa, si svolgerà la riunione della Conferenza delle autorità di pubblica sicurezza delle due province. Scopo della riunione è il coordinamento delle iniziative di vigilanza e controllo nelle aree rurali e coltivate, soprattutto quelle contigue tra le due province.
All’incontro parteciperanno i Questori, i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza di Catania e Siracusa, i dirigenti degli Ispettorati Ripartimentali delle Foreste, i comandanti delle polizie provinciali, il dirigente del Compartimento della polizia stradale Sicilia Orientale ed il dirigente della XII zona telecomunicazioni della Polizia di Stato Sicilia Orientale.
“Da tempo – è scritto in un documento – di sono in corso iniziative di vigilanza e controllo in un primo momento avviate in fase sperimentale nel Calatino. Tali iniziative sono state successivamente estese alle zone coltivate dell’acese e a quelle pedemontane etnee in occasione della riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia del 9 dicembre al palazzo del Governo di Catania, alla quale hanno partecipato i Sindaci dei territori interessati e le associazioni di categoria”.
Sono state eseguite anche verifiche sull’intera filiera di produzione e vendita agrumicola, con controlli effettuati sia nei mercati rionali che nei centri di grande distribuzione che hanno consentito un innalzamento del livello di sicurezza riguardo alla genuinità dei prodotti immessi sul mercato, prevenendo il consumo di alimenti potenzialmente nocivi per la salute dei cittadini.
Nella riunione di domani verranno anche esaminate le linee progettuali del sistema di videosorveglianza in ambito rurale promossa dalla Regione Siciliana e da finanziare con risorse del “Pon legalità”. E’ stato costituito un gruppo di lavoro alla Prefettura di Catania cui partecipano le Prefetture di Siracusa, Ragusa ed Enna ed i rappresentanti delle forze dell’ordine per realizzare una “mappatura” dei territori funzionale alla migliore definizione del progetto di videosorveglianza che costituirà importante ausilio per il lavoro di prevenzione.
Francesco Nania