Educazione alla legalità, all’Einaudi un progetto del Comune per le scuole: un appello all’impegno civile a 30 anni dalle stragi di mafia
Educazione alla legalità, all’Einaudi un progetto del Comune per le scuole: un appello all’impegno civile a 30 anni dalle stragi di mafia
Siracusa, 10 febbraio ‘22 – Un appello all’impegno rivolto ai giovani di tutte le scuole siracusane per l’affermazione della legalità e di tutti quei valori di convivenza civile che tolgono terreno al crimine. È stato lanciato stamattina nel corso della giornata dedicata al ricordo delle grandi stragi di mafia messe a segno da Cosa nostra 30 anni fa per fermare l’impegno di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’evento è stato organizzato dal Comune ed era uno degli appuntamenti del progetto “Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva” che si avvale del partenariato del Dipartimento di giurisprudenza dell’università di Messina e del Rotary club Monti Climiti.
L’evento si è svolto nell’auditorium del liceo scientifico “Luigi Einaudi” davanti a circa 500 ragazzi, 170 in presenza degli istituti superiori e il resto collegati dai rispettivi istituti comprensivi attraverso le Lim. Tutte queste scuole hanno aderito al progetto del Comune e stanno lavorando alla realizzazione di cortometraggi che saranno presentati la prossima primavera e poi premiati nel corso di una manifestazione in coincidenza con il trentennale della strage di Capaci.
Ospite d’onore è stato il presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava, che ha concluso la serie di autorevoli interventi affidati: all’assessore alla Legalità, Fabio Granata; al docente di Filosofia del diritto dell’ateneo messinese, Alessio Lo Giudice; al sostituto procuratore presso la Corte d’appello di Catania, Tony Nicastro; all’avvocato e past president del Rotary club Monti Climiti, Elisabetta Guidi. A fare gli onori di casa, la dirigente del liceo “Luigi Eunaudi” Teresella Celesti, che ha introdotto il convegno sottolineando il valore della memoria non solo per ricordare ma per coltivare e portare avanti, con azioni concrete, l’esempio e i valori di grandi personalità che hanno lottato contro la mafia e ogni forma di criminalità e malaffare con senso del dovere.
Così Fabio Granata ha descritto il contesto e gli eventi che portarono alle stragi; Alessio Lo Giudice ha invitato i giovani a non omologarsi e a impegnarsi ciascuno coltivando il pensiero critico per essere liberi e non farsi strumenti di altri; Tony Nicastro, facendo cenno al fenomeno della bande giovanili, ha messo in guardia dallo scivolare nella spirale della violenza come reazione alle difficoltà; Elisabetta Guidi ha parlato del valore di una giustizia giusta portando ad esempio il maxi processo che smantellò la vecchia mafia grazie al lavoro del pool di Falcone e Borsellino; Claudio Fava, citando l’esempio di Pippo Impastato contro la mafia di Cinisi, ha invitato i giovani a non rassegnarsi e a denunciare con ogni mezzo il malaffare.
La mattinata è iniziata commemorando il “Giorno del ricordo” dedicato alle vittime della foibe attraverso la lettura di un brano affidata a Sara Santangelo, accompagnata al pianoforte dal Rubina Gibellino, entrambe studentesse del liceo “Luigi Einaudi”.