Elezioni a Pachino e Rosolini, il Cga respinge anche l’ultimo ricorso: si vota
Nessun cambiamento di programma, si vota il 5 ottobre prossimo per le elezioni regionali suppletiva nelle sei sezioni di Pachino e nelle tre di Rosolini. Il Consiglio di Giustizia amministrativa ha respinto la revocazione presentata dall’on. Enzo Vinciullo e da altri parlamentari regionali siracusani che sostenevano la possibilità di ricorrere al conteggio delle schede, dopo che erano stati rinvenuti i plichi nel vecchio palazzo di Giustizia di Avola. Il Cga ha ritenuto comunque di dovere procedere con le operazioni di voto in questi due comuni, perché non è stata ritrovata la busta 5-R che sarebbe determinante ai fini del riconteggio delle schede elettorali dell’ottobre 2012.
BRUNO MARZIANO: “SENTENZA INCREDIBILE”. «Una sentenza incredibile – ha dichiarato il deputato regionale Bruno Marziano, in riferimento alle decisioni del Cga per la mini tornata delle elezioni regionali che si svolgeranno il 5 ottobre in 6 sezioni di Pachino e 3 di Rosolini -, che non tiene conto della dichiarazione del prefetto e che pervicacemente ribadisce il ritorno alle urne. Paradossalmente, la sentenza del 3 settembre scorso, che aveva determinato una aspettativa di revocazione, ha fatto solo perdere 20 giorni di campagna elettorale a quanti di noi sono impegnati nella mini tornata. Essendo stato uno dei deputati più presenti nel territorio, e avendo in questi anni lavorato per risolvere i problemi dell’agricoltura delle due comunità e dell’intera zona sud, affronto le elezioni con grande serenità sicuro del sostegno che mi daranno gli elettori».
VINCIULLO: “NON SI E’ VOLUTO ACCERTARE LA VERITA’”. “Prendo atto con grande amarezza che non si è voluta accertare la verità e colpire coloro i quali avevano effettivamente fatto ricorso all’uso fraudolento della scheda ballerina, preferendo, invece, sparare sul mucchio, mandando tutti alle urne – questo il commento dell’on. Enzo inciullo che prosegue-. Non conosco ne mi interessa, a questo punto, conoscere le motivazioni adottate dal CGA, non comprendo, però, il motivo per il quale è stato scomodato il Signor Prefetto di Siracusa, chiedendogli un autorevole parere dall’esito chiaro e certo. So solo che questa decisione cancella sessant’anni di Autonomismo Parlamentare e questa era l’unica motivazione per la quale avevo intrapreso questa battaglia: la difesa della legislazione parlamentare siciliana. Da oggi, il Parlamento Siciliano non ha più motivo di esistere, i suoi poteri sono stati espropriati definitivamente; lo si sciolga, pertanto, dal momento che non siamo stati in grado di difenderLo in maniera nobile ed alta, cosa che, invece, avevano fatto i nostri Padri che avevano garantito rango Costituzionale allo Statuto della Regione Siciliana”.