Elezioni, definitivo il responso peri candidati a sindaco
E’ questa la sintesi di una situazione paradossale che si è verificata nel solo comune di Siracusa dove hanno operato 123 sezioni e dove ancora ieri sera erano in corso le operazioni di verifica dei verbali e delle schede. Insomma, a 3 giorni dall’avvio dello scrutinio, non è possibile mettere la parola fine alla prima tornata elettorale perché non si conosce la fotografia definitiva dell’espressione del voto sia per i candidati sindaco sia per i consiglieri comunali. In ogni angolo della città non c’è persona che discuta di voti spariti, di voti annullati, di verbali anomali. Una situazione che nemmeno con il completamento delle verifiche potrà dirsi esaustiva perché movimenti, partiti e singoli candidati hanno già annunciato di volere ricorrere al giudice amministrativo perché si sentono defraudati quando non offesi.
Già da martedì pomeriggio nell’aula consiliare di Palazzo Vermexio, ha avuto luogo la riunione della sezione centrale elettorale, presieduta dal presidente del tribunale di Siracusa, Antonio Maiorana, il presidente, il segretario e i 5 scrutatori della sezione numero 1 di via Minerva, e i rappresentanti delle 19 liste che hanno partecipato alla competizione elettorale di domenica.
Per quel poco che è dato sapere, durante l’assise sono stati riscontrati, attraverso la visione dei verbali dei seggi e, laddove non presenti, sono stati richiesti all’ufficio elettorale del comune di Siracusa che ne detiene una copia, tutti i voti registrati ai 7 candidati sindaci. Dove i verbali non sono risultati congrui, la commissione ha proceduto ad attingere i risultati della votazione attraverso le tabelle di scrutinio riepilogative.
Per 3 sezioni è stato necessario convocare i presidenti dei rispettivi seggi elettorali per essere sentiti in ordine alle anomalie riscontrate nella documentazione delle singole sezioni. Gli incontri sono avvenuti nella giornata di ieri e si sono protratti fino a sera. L’obiettivo è quello di capire dove si siano verificati gli inconvenienti che hanno fatto inceppare la delicata macchina elettorale. C’è la consapevolezza di correre sul filo del rasoio soprattutto per quanto riguarda i preparativi in vista del turno di ballottaggio previsto per il 24 giugno fra il candidato del centro destra Ezechia Paolo Reale e quello di centro sinistra Francesco Italia. Da indiscrezioni emerse ieri sera sembra che il conteggio complessivo dei voti, ci sia un lieve incremento pari a poco meno di un centinaio di voti del vantaggio di Reale sullo sfidante Italia. Quest’ultimo ieri sera ha commentato: “E’ una situazione spiacevole, quella che si è venuta a creare. Attendo di conoscere meglio i dettagli per comprendere ciò che sia accaduto durante gli scrutini”.
L’avv. Reale si era dichiarato «allarmato dal mancato completamento dello scrutinio, a molte ore dalla chiusura delle urne” oltre che dalle notizie che trapelano su gravi carenze e discrepanze esistenti in alcuni dei verbali consegnati alla commissione elettorale. E’ chiaro che occorre non solo avere la certezza dei voti ma anche la serenità di conoscere che quanto contenuto nei documenti ufficiali corrisponda esattamente alla volontà dei siracusani».
Così come in precedenza annunciato, ieri mattina il commissario dell’Udc, Giovanni Magro, ha depositato in Procura un esposto denunciando letroppe incongruenze e le tante discrepanze all’atto delle operazioni di spoglio e di conteggio delle schede. E’ davvero inconcepibile che ci siano circa 3mila schede annullate e che dopo due giorni non ci sia ancora l’esito ufficiale delle elezioni comunali”. Anche il leader del Movimento per la Sovranità nazionale, avv. Aldo Ganci annuncia di volere fare ricorso. “Siamo di fronte a unasituazione anomala oltre che dubbia – dice – migliaia di schede annullate, verbali non completi, tutto ciò ha determinato una confusione generale. Noi ci stiamo attrezzando perché rispetto all’esito di due nostri principali candidati che hanno preso 150 voti ciascuno ci siano parecchi voti venuti meno in maniera inspiegabile. Le commissioni speciali sono già in moto per verificare verbali, voti e preferenze in modo da comprenderne le ragioni dell’annullamento e della mancata attribuzione”.
Come accade in queste circostanze controverse, ognuno dei candidati troverà margini per esprimere la propria lamentela alcune sezioni come nel caso di “un rappresentante di lista – fa notare l’avv. Gancio – che ha rilevato come un presidente di seggio abbia annullato la scheda perché nello spazio riservato al sindaco, alcuni votanti hanno scritto Reale sindaco, come nello slogan quando a noi sembra chiara l’attribuzione del voto”.
Mentre la commissione elettorale è all’opera per diradare i nuvoloni che si sono addensati sul voto dei siracusani, sembrano inevitabili le ripercussioni di tipo giudiziario sia amministrativo sia penale. Atteso che la funzione del presidente del tribunale Maiorana sia prettamente amministrativa e di controllo, la commissione, una volta riscontrate le discrepanze, dovrà segnalare eventuali irregolarità alla Procura aretusea che potrà decidere di aprire un fascicolo d’indagine finalizzato ad accertare se vi siano responsabilità in capo ai presidenti di quelle sezioni dove si siano verificati errori e lacune macroscopiche tali da configurare reati in materia elettorale a causa del mancato rispetto delle procedure di verifica nello scrutinio.
Gli investigatori della Digos e gli agenti della polizia di Stato in servizio alla sezione di polizia giudiziaria della Procura aretusea sono già in movimento per acquisire la documentazione necessaria a ricostruire il puzzle che al momento sembra ancora mancante di numerose tessere.
“A mia memoria, che voglio sottolineare risale agli ultimi 40 anni – dice il senatore Franco Greco – non è mai accaduta una cosa del genere. Siamo di fronte a una situazione che genera un’opacità che inquieta oltre a lanciare ombre sulla certezza del voto degli elettori siracusani. Tutto ciò determinerà ricorsi da ogni parte, soprattutto da chi si sentirà penalizzato, al punto da complicare ancor di più il quadro già di per se confuso. Non vorrei essere nei panni dei due contendenti alla poltrona di sindaco”.