Emergenza Covid, l’Asd Siracusa sospende gli allenamenti
Il DPCM di mercoledì scorso che ha di fatto sancito il blocco di tutta l’attività agonistica dilettantistica è stato prontamente recepito dall’ASD Siracusa che, con un comunicato ufficiale, ha sospeso gli allenamenti della prima squadra. Il Direttore Generale ed Amministratore Unico della Società azzurra Paolo Bonaiuto ha dato anche disposizione di chiudere la foresteria annessa al Nicola De Simone e lo stesso impianto cittadino che l’Amministrazione Comunale ha affidato alla Società del patron Gaetano Cutrufo. Il medico sociale Mariano Caldarella ha rassegnato a tutti i tesserati una serie di prescrizioni sanitarie e comportamentali mentre lo Staff Tecnico, composto dall’allenatore Giovanni Ignoffo, Roberto Culottti, Giuseppe Di Mauro e Graziano Urso ha fornito ad ogni calciatore una tabella individuale di lavoro atletico e tecnico che ciascun elemento della rosa dovrà osservare nella propria residenza. Lo stop è stato preso a malincuore dai calciatori come anche da tutti i tecnici. Il Siracusa, prima del definitivo stop di fine ottobre, si trovava in piena risalita in classifica. La squadra azzurra di mister Giovanni Ignoffo a quota 10 punti e con una gara in meno rispetto alle altre formazioni della vetta della classifica si trovava nelle condizioni di contendere il primato al Giarre come anche alle due autentiche sorprese di inizio stagione: Acquedolci ed Aci Sant’Antonio. Per i calciatori azzurri come anche per tutti gli altri giocatori dilettanti a fine mese arriveranno i contributi da parte dello Stato. 800,00 euro mensili per calciatori e tecnici che abbiano sottoscritto un accordo di tesseramento annuale. Per tutte le società dilettantistiche e dunque anche per l’ASD Siracusa arriverà poi il contributo unico, si spera per fine dicembre, di 5 mila euro che andrà a ristorare parzialmente tutte le spese di gestione societarie. La speranza di ripartire, come auspicato dal Presidente della Lega nazionale Dilettanti Sicilia Santino Lo Presti, e grandissima anche fra i tifosi. Ci vorrà pazienza e responsabilità da parte di tutti.