ESPLOSIONE DI VIA GALERMO. LA PROCURA DI CATANIA HA APERTO UN’ INCHIESTA
La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sulla fuga di gas e le esplosioni a San Giovanni Galermo la sera di martedi . Il reato ipotizzato è disastro colposo. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, quella di un eventuale errore umano. Nell’esplosione sono rimaste ferite 14 persone e solo il 66enne con ustioni sul 10% del corpo, è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva del centro grandi ustioni del Cannizzaro. L’ unità di crisi riunitasi alla presenza di tutte le componenti istituzionali, ha autorizzato alcuni dei 160 evacuati a fare rientro nelle proprie abitazioni. I tecnici di Catania Rete Gas, dei vigili del fuoco e della Protezione civile dopo le ripetute verifiche effettuate e un articolato consulto operativo, hanno garantito che sussistono i margini di sicurezza per fare rientrare i residenti solo negli immobili di via Ustica via Salanitro 1L e 1B, viale Tirreno civici 5-7-9. Rimangono pertanto esclusi dal via libera,un centinaio di persone. L’amministrazione comunale da Catania , grazie alla disponibilità del Cus Catania, inoltre, ha approntato il PalaCus della cittadella universitaria per accogliere gli sfollati che dovranno ancora rimanere lontani dalle loro abitazioni. Per la giornata di oggi proseguono verifiche dei tecnici per valutare quali immobili potranno ritornare ad essere abitanti. La fornitura del gas metano al momento rimane sospesa. Al lavoro i tecnici per ripristinare il servizio a circa ventimila abitanti nella zona delle vie Kertesz, Gualandi e Capo Passero di Trappeto Nord.
Fin quando non siamo certi che non si può verificare nuovamente l’episodio non riapriremo la fornitura di gas – ha detto il presidente di Catania Rete Gas, Gianfranco Todaro -. Dobbiamo accertare quali sono state le cause. Si è verificata una perdita di gas veramente considerevole e questo non è giustificabile con le normali perdite di gas perché l’impianto è nuovo.