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Etica & Politica – Siracusa, Aldo Ganci: ”Al peggio non c’è fine, quartieri degradati mentre Ortigia è una casba”

La politica è una realtà che deve misurarsi con la complessità dei problemi a tutti i livelli immerse nella storia; ma la rinascita della politica deve necessariamente passare attraverso una rifondazione etica della politica stessa, che ridisegni il quadro dei valori e degli ideali, se non vuole ridursi a mero affarismo, dimenticando i valori e i doveri verso il popolo.

Per don Luigi Sturzo, “… la politica è un bene: il far politica è, in genere, un atto di amore per la collettività; tante volte può essere anche un dovere per il cittadino. Il fare una buona o cattiva politica, dal punto di vista soggettivo, di colui che la fa e dipende dalla rettitudine dell’intenzione, dalla bontà dei fini da raggiungere e dai mezzi onesti che si impiegano all’uopo. Il successo e il vantaggio reale possono anche mancare, ma la sostanza etica della bontà di una tale politica rimane”. 

Il problema oggi rimane nel giusto rapporto fra etica e politica, che è complesso, arduo, difficile perché mette in relazione le realtà in campo con le dinamiche e le problematiche che scaturiscono dalla rivoluzione naturale degli eventi. Un’impostazione corretta dell’impegno politico esige non lo stato di conflitto ma l’armonia fra politica e morale, che garantisce una società ordinata e una democrazia compiuta.

Il riferimento è alla politica della nostra realtà locale, che non riesce ad accettare la realtà dei fatti, la nuova stagione che l’impegno politico comporta nella società liquida, senza più lo zoccolo duro dell’ideologia politica necessaria per poggiare le fondamenta della nuova casa comune tra chi governa e le famiglie, la gente comune, il popolo sovrano. Ed ecco come spiegare che dopo l’esperienza Garozzo, credevamo di avere toccato il fondo, ma al peggio non c’è fine e l’attuale “primo” cittadino ha raggiunto traguardi impensabili. Siracusa non ha più la Camera di Commercio, la Banca d’Italia, la squadra di calcio (gloriosa vincitrice di una Coppa Italia); il porto di Augusta è stato svenduto ai catanesi; la zona industriale produce e continua a produrre morte e dolore; nel totale disinteresse generale; la sceneggiata del nuovo ospedale rasenta il ridicolo; perduta, forse definitivamente, la possibilità di realizzare la caserma dei carabinieri; il degrado nei quartieri, mentre Ortigia è stata trasformata in una vera casba, irraggiungibile, se non percorrendo chilometri a piedi (provate ad uscire la sera per raggiungere l’isolotto); la spazzatura e la sporcizia sono ovunque; il turismo è in netto arretramento.

E la domanda rimane come mai il Sindaco e gli assessori non si rendono conto di tutto questo, allora cosa dobbiamo aspettare per trovare la giusta soluzione ai tanti problemi esposti?

Quale la loro funzione e quale contributo danno alla soluzione dei problemi della città? E questo, al di là di qualche inutile e inconcludente proclama mediatico?

Per amministrare una città ci vogliono competenza, conoscenza della macchina amministrativa, vicinanza alla gente (che non significa transitare in bicicletta per le vie cittadine).

Che tristezza vedere Siracusa in queste condizioni, ma soprattutto vedere che non c’è prospettiva, lungimiranza, programmazione, mentre Catania, pian piano, ci spoglia di tutto riducendoci ad una sorta di “colonia” totalmente avulsa dal contesto regionale.

Signor primo cittadino, sarebbe nell’interesse di tutti che ella facesse un passo indietro; onde evitare ulteriori problemi alla città che potrebbero diventare irrisolvibili.

Uno scatto d’orgoglio, prendendo atto di non essere in grado di portare avanti i problemi che un Sindaco ha il dovere di risolvere. Torni al suo lavoro. Sono i siracusani che glielo suggeriscono. Il tempo è scaduto; la politica si pone davanti a delle scelte che oggi non attengono al buon governo, con tutte le sue ambivalenze anche nell’opinione pubblica.

“Quando vedi la tua verità fiorire sulle labbra del tuo nemico devi gioire, perché questo è il segno della vittoria.”  (Giorgio Almirante)

Aldo Ganci

(Coordinatore regionale MNS Sicilia)

 

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