Euro Cup, l’Ortigia in vasca contro ingiustizia e sfortuna
Dopo la decisione della Len di confermare la partita persa 10-0 a tavolino, l’Ortigia affronta domani il Telimar nella gara di ritorno delle semifinali di Euro Cup. Una partita del tutto formale, perché il risultato è compromesso da tale decisione. In casa biancoverde si pensa a fare un buon allenamento in vista dei prossimi impegni di campionato.
L’Ortigia, domani alle 15, scenderà in acqua alla piscina “Paolo Caldarella” per disputare la partita e onorare gli impegni. La partita si disputerà a porte aperte (prenotazione obbligatoria, tutte le informazioni necessarie sono disponibili sulla pagina Facebook dell’Ortigia).
Il tecnico Stefano Piccardo sostiene che l’ingiustizia sia evidente. Non averci fatto disputare una finale nonostante le cause di forza maggiore, penso che seppellisca i valori dello sport. Dal punto di vista umano trovo la decisione della LEN un’ingiustizia enorme. Comunque, abbiamo scelto di giocare. Cercheremo di affrontare la gara allo stesso modo in cui abbiamo affrontato quella di Salerno. In coppa, finora, abbiamo perso una sola partita, quindi vogliamo dare continuità al nostro progetto, facendo del nostro meglio”.
Anche capitan Christian Napolitano spiega le ragioni che hanno portato l’Ortigia a scegliere di scendere in acqua, malgrado gli inviti di molti tifosi a disertare il match: “Se non lo facessimo daremmo un segnale negativo, mentre il nostro spirito è quello che ci spinge a lottare fino alla fine. I tifosi hanno tutto il diritto di dire la loro, ma noi siamo atleti, dobbiamo dare l’esempio, andremo in acqua per vincere e per migliorarci”.
Sul piano del risultato sarà una partita piuttosto inutile, ma dal punto di vista tecnico conserva una certa utilità: “Questo match – afferma Piccardo – serve per aumentare minutaggio. Dobbiamo affinare certi meccanismi, ricordiamoci che noi arriviamo dalla pausa di Natale e subito dopo abbiamo avuto 11 giocatori su 13 che hanno contratto il virus. Il risultato non conta, l’importante è giocare e cercare di farlo il meglio possibile perché ora abbiamo proprio bisogno di giocare”.