Ex docenti del Gargallo, uniti nel voto per Antonio Nicita
Nuovi problemi di conferimento dei rifiuti a causa della saturazione della discarica dio Lentini. È stato deciso di dimezzare il quantitativo di rifiuto indifferenziato in entrata nell’impianto di Contrada Coda Volte, a Lentini: senza un intervento in extremis del dipartimento regionale Acqua e rifiuti, da martedì varrà di nuovo il “chi arriva prima scarica”. E chi non arriverà a scaricare resterà con il mezzo pieno, che a sua volta non potrà ricaricare altri rifiuti nel proprio comune di pertinenza; spazzatura che perciò resterà dentro i cassonetti, laddove non c’è un sistema di raccolta differenziata, o dentro i mastelli dove invece si pratica il “porta a porta”. Ma perlopiù resterà in casa degli utenti. Salvo esasperazione e, come già accaduto nel recente passato, i rifiuti finiranno in strada.
Da domani martedì 23 agosto e almeno fino al 15 settembre, è prevista una nuova emergenza rifiuti per i 174 comuni delle province di Catania, Messina e Siracusa che conferiscono l’indifferenziato nella discarica lentinese di Sicula trasporti. Gli amministratori del sito hanno già comunicato agli enti locali e alle rispettive Prefetture che da martedì 23 potranno ricevere nel proprio impianto, che oggi è in grado di accogliere circa 1.200 tonnellate quotidiane di rifiuto, «fino a un massimo di 700 tonnellate di indifferenziato al giorno».
Una riduzione che è frutto del domino dell’emergenza in cui versa il sistema delle discariche in Sicilia, almeno da quando l’impianto lentinese ha visto saturarsi del tutto la propria vasca di accoglienza dell’indifferenziato. Lentini, infatti, da più di un anno riceve l’indifferenziato dai comuni delle tre province della Sicilia orientale, ma non lo smaltisce il loco. Nel proprio impianto di Tmb (Trattamento meccanico biologico) il rifiuto viene trattato per essere, successivamente, conferito nelle discariche cui la Regione ha via via strappato disponibilità. Il 55 percento del rifiuto trattato è già una frazione secca che può essere trasportata immediatamente nelle discariche disponibili, il resto deve restare nei depositi di biostabilizzazione per 21 giorni e solo allora sarà trasportato altrove per essere conferito.