Ex idroscalo, il Pd: “Serve un progetto unitario per il water front”
Si comincia a discutere in termini concreti sulla demilitarizzazione di parte dell’ex Idroscalo di via Elorina. La venuta del sottosegretario ala Difesa, Giorgio Mulè, ha permesso di comprendere quali siano le intenzioni del dicastero e demilitarizzazione di parte dell’area che ospita il distretto aeronautico. Regione siciliana e Comune di Siracusa sono chiamati a coordinare il tavolo tecnico attorno al quale fare sedere imprenditori e istituzioni pubbliche per vagliare presentare un progetto unitario che tenda a valorizzare e riqualificare il cosiddetto water front.
Per il partito democratico siracusano occorre ripensare l’intera area in modo unitario. L’incontro con il sottosegretario alla difesa Mulè ha fatto fare un salto di qualità alla vicenda. “Ora sappiamo – dice Salvo Adorno, segretario provinciale del Pd – che, fermo restando la necessità di soddisfare alcune esigenze logistiche, c’è una disponibilità a discutere sulla smilitarizzazione dell’area. Nell’incontro è emerso con chiarezza che c’è un sentire comune in città che chiede di poter riconsegnare alla vita civile uno spazio così rilevante e strategico per lo sviluppo urbanistico di Siracusa”.
Nel tempo il ruolo della deputazione parlamentare, dei deputati Prestigiacomo e Ficara, del Sindaco e dell’amministrazione comunale, del Comitato per bocca del prof. Roberto Fai è stato in questo senso determinante. “La città – dice Adorno – ha mostrato fino ad ora di aver saputo fare sinergia su un interesse comune, cosa per nulla scontata e che rappresenta un elemento positivo di indubbia novità. Ora ci troviamo difronte a un punto di svolta, preso atto di una disponibilità di massima tocca alla città giocare la sua partita. Non è sufficiente avere la disponibilità del sito, bisogna avere chiaro come utilizzarlo, avere un’idea vincente sulla sua migliore valorizzazione urbanistica. Oggi abbiamo bisogno di ripensare in modo organico e unitario l’ampio spazio a Sud del water front che va dall’area Spero fino a Molo Zanagora, più in generale dalla foce del Ciane, col suo entroterra, alla capitaneria di porto, passando per borgo Sant’Antonio, in cui l’area dell’aeronautica è in una posizione baricentrica”. “È uno spazio che ha un alto valore, naturalistico, archeologico e paesaggistico – continua Adorno – e che offre anche una grande opportunità per la vita civile e per lo sviluppo economico. Ripensarlo in modo unitario è la grande scommessa che il Partito Democratico propone alla città. È sbagliato pensare a una riqualificazione segmentata per parti disgiunte. Non possiamo pensare all’area dell’avio scalo disgiunta dal resto del water front. Un ruolo centrale spetta all’amministrazione comunale: quale è la sua idea su questa vasta area? Il Sindaco dovrà avere la capacità di mettere a sintesi l’ampio dibattito già in atto sull’area sud della città e sul suo futuro urbanistico. E’ una grande occasione e bisogna pensare in grande, come merita una città che ambisce al ruolo di capitale italiana della cultura”.