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Ex tonnara S. Panagia: consegnati i lavori di restauro

Consegnati oggi, alla presenza dell’assessore regionale ai Beni culturali, Giusy Furnari, i lavori per il restauro del’ex tonnara di S. Panagia. Giunge finalmente a conclusione l’iter progettuale che, dalla presentazione avvenuta nel 2006, ha subito una serie di intoppi burocratici e amministrativi, tra cui un ricorso al Tar nel 2009 ed una nuova sospensione nel 2011 da parte dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali per una verifica della disponibilità del finanziamento.
La tonnara di S. Panagia è forse il più famoso dei tanti stabilimenti legati alla pesca e alla lavorazione del tonno, un tempo numerosi lungo la costa del Siracusano, testimonianza di un’attività allora fiorente, con importanti ricadute per l’economia della città.
Caratterizzato da una struttura particolare che la fa rassomigliare ad un piccolo borgo, con le abitazioni destinate alla ciurma, gli ambienti utilizzati per la lavorazione del pescato, i magazzini per l’alloggio e la riparazione delle reti e perfino una piccola cappella, l’antico stabilimento domina, a strapiombo sul mare, una suggestiva baia e un ampio retroterra in cui antiche latomie di età classica si accompagnano ai resti delle mura dionigiane, formando uno dei più interessanti contesti storico-archeologici e paesaggistici della città. La tonnara rimase in uso fino agli anni ‘ 50 del secolo scorso, quando la mattanza e il lavoro dei tonnaroti non furono più competitivi, e quando l’area cominciò a subire le trasformazioni ambientali causate dall’impianto del vicino petrolchimico.
Dopo anni di degrado e abbandono, un progetto curato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali di Siracusa provvederà al recupero e al riuso dell’intero complesso: futura sede museale, ospiterà spazi espositivi dedicati alle tradizioni del mare e ai molteplici aspetti del complesso rapporto uomo – mare; alcune sale saranno destinate a convegni, seminari di studio e mostre temporanee.
Il progetto è finanziato interamente con le risorse liberate del POR 2000-2006 per un importo complessivo di 10 milioni e 800 mila euro, comprensivo di ribasso d’asta ed IVA sul ribasso. I lavori dureranno 18 mesi. L’impresa appaltatrice è la Melita costruzioni di Enna.

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