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Falso complotto Eni, chiesto il giudizio per Amara

La Procura di Milano ha chiuso le indagini sul cosiddetto ‘falso complotto Eni’ chiedendo il giudizio per l’avvocato Piero Amara. Le indagini sono iniziate nel 2017 con un fascicolo finito pure a Brescia che si intersecano con quella sui ‘verbali di Amara.

Nell’avviso di conclusione indagini non figurano i nomi di Claudio Descalzi e Claudio Granata, rispettivamente ad e capo del personale di Eni, le cui posizioni quindi sono state stralciate in vista di una richiesta di archiviazione.

L’ad Descalzi e Granata sono “persone offese” in un’imputazione di calunnia contestata all’avvocato Piero Amara e all’ex manager del gruppo Vincenzo Armanna, accusatore dei vertici Eni nel processo sul caso nigeriano finito con 15 assoluzioni. Imputazione che segue la linea del pm Paolo Storari, ex titolare del fascicolo che voleva arrestare Amara e Armanna

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