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Fatima II, iniziato il processo ai tre ammutinati

Si è avviato dinanzi alla Corte d’Assise di Siracusa il processo scaturito dall’ammutinamento del motopesca “Fatima II” e dalla scomparsa del comandante dell’imbarcazione, il siracusano Gianluca Bianca, avvenuti nel luglio 2012. Il processo si è aperto con le eccezioni preliminari e la relazione del pm Tommaso Pagano, che ha chiuso il cerchio attorno a tre marittimi, i due egiziani e un tunisino, che saranno processati in contumacia perché di fatto si sono resi uccel di bosco subito dopo l’ammutinamento.

Nel corso dell’udienza di ieri c’è stata la costituzione di parte civile da parte dei congiunti del comandante Bianca.

La formulazione del capo d’imputazione d’omicidio in concorso è stata avanzata dalla magistratura siracusana il 14 marzo 2013. Le risultanze investigative hanno indotto il sostituto procuratore Pagano a convincersi che il comandante Bianca sia stato ucciso durante le operazioni di ammutinamento e poi il corpo fatto sparire. Una tesi non confermata dagli altri tre membri dell’equipaggio, tutti siracusani, che in quei tragici momenti dell’ammutinamento si trovavano a bordo del peschereccio, ma che, a loro dire, sotto la minaccia delle armi sono stati rinchiusi in un locale del peschereccio e non sono quindi in grado di riferire che cosa realmente fosse accaduto a bordo del “Fatima II”. I genitori del comandante Bianca, la moglie, i figli continuano a chiedere chiarezza su tutta la vicenda. Si entra nel vivo del dibattimento all’udienza del 16 ottobre prossimo.

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