Festa della polizia: resoconto dell’attività investigativa
In occasione della cerimonia relativa alla festa della Polizia, il questore di Siracusa, Mario Caggegi, ha tracciato il bilancio delle attività invetigative eseguite in provincia di Siracusa nell’ultimo anno. Una serie di attività poste in essere dagli uffici investigativi . La Digos, ad esempio, oltre a continuare l’accertamento investigativo nei confronti degli autori di reati che ostacolano la correttezza ed il buon andamento della p.a., nel luglio dello scorso anno, ha tratto in arresto un impiegato presso la Provincia Regionale di Siracusa, colto nella flagranza del reato di truffa aggravata e continuata. Questi, infatti, metteva in atto una serie di truffe in danno di soggetti disoccupati, ai quali prometteva contratti di lavoro a tempo indeterminato, presso il sopracitato ente o aziende che lavorano per questi, in cambio di somme di denaro, utilizzando innumerevoli atti falsi, vanificando così le loro speranze lavorative.
L’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico, ha compiuto una serie di immediate azioni repressive dei reati predatori accertati; né è testimonianza l’arresto operato lo scorso mese dagli Agenti delle Volanti del responsabile di un furto con spaccata ai danni di un noto esercizio commerciale del capoluogo.
Particolarmente intensa è stata l’attività della Squadra Mobile aretusea, sia sul fronte del contrasto dell’immigrazione irregolare, che nei confronti delle varie consorterie criminali presenti nel territorio. due episodi emblematici: il primo si riferisce all’arresto in flagranza di 4 uomini (3 somali ed un italiano) – facenti parte di un più vasto gruppo criminale – che nello scorso mese di gennaio sono stati sorpresi a prelevare dei minori stranieri non accompagnati, appena collocati dopo il loro sbarco ad Augusta in una struttura di accoglienza di Priolo Gargallo, per trasportarli illegalmente e dietro pagamento di grosse ricompense in denaro da parte delle famiglie di origine in paesi del nord Europa; l’altro episodio si riferisce all’operazione denominata “settemassi” conclusasi col fermo di p.g., operato insieme ai colleghi di Catania, di otto indiziati di rapina. Le misure, emesse dalla Procura della Repubblica di Siracusa, scaturivano da un’intensa attività investigativa esperita a seguito di alcuni colpi messi a segno presso degli istituti di credito di Cassibile di Siracusa, Lentini, Palazzolo Acreide e Capo d’Orlando, dal mese di settembre al novembre del 2015.
Attività investigativa e di contrasto alla criminalità comune ed organizzata
Una serie di attività poste in essere dagli uffici investigativi . La Digos, ad esempio, oltre a continuare l’accertamento investigativo nei confronti degli autori di reati che ostacolano la correttezza ed il buon andamento della p.a., nel luglio dello scorso anno, ha tratto in arresto un impiegato presso la Provincia Regionale di Siracusa, colto nella flagranza del reato di truffa aggravata e continuata. Questi, infatti, metteva in atto una serie di truffe in danno di soggetti disoccupati, ai quali prometteva contratti di lavoro a tempo indeterminato, presso il sopracitato ente o aziende che lavorano per questi, in cambio di somme di denaro, utilizzando innumerevoli atti falsi, vanificando così le loro speranze lavorative.
L’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico, ha compiuto una serie di immediate azioni repressive dei reati predatori accertati; né è testimonianza l’arresto operato lo scorso mese dagli Agenti delle Volanti del responsabile di un furto con spaccata ai danni di un noto esercizio commerciale del capoluogo.
Particolarmente intensa è stata l’attività della Squadra Mobile aretusea, sia sul fronte del contrasto dell’immigrazione irregolare, che nei confronti delle varie consorterie criminali presenti nel territorio. due episodi emblematici: il primo si riferisce all’arresto in flagranza di 4 uomini (3 somali ed un italiano) – facenti parte di un più vasto gruppo criminale – che nello scorso mese di gennaio sono stati sorpresi a prelevare dei minori stranieri non accompagnati, appena collocati dopo il loro sbarco ad Augusta in una struttura di accoglienza di Priolo Gargallo, per trasportarli illegalmente e dietro pagamento di grosse ricompense in denaro da parte delle famiglie di origine in paesi del nord Europa; l’altro episodio si riferisce all’operazione denominata “settemassi” conclusasi col fermo di p.g., operato insieme ai colleghi di Catania, di otto indiziati di rapina. Le misure, emesse dalla Procura della Repubblica di Siracusa, scaturivano da un’intensa attività investigativa esperita a seguito di alcuni colpi messi a segno presso degli istituti di credito di Cassibile di Siracusa, Lentini, Palazzolo Acreide e Capo d’Orlando, dal mese di settembre al novembre del 2015.