Festival Euro Mediterraneo, Milazzo: “Le maestranze non furono pagate”
Alla vigilia del debutto della “Norma” al teatro greco di Siracusa, emerge il problema del mancato pagamento delle maestranze in occasione dell’edizione dello scorso anno del Festival Euro Mediterraneo quando fu messa in scena l’Aida. La problematica è stata avanzata dal consigliere comunale Massimo Milazzo, il quale ha inviato un’interrogazione al sindaco e all’assessore alla cultura e agli spettacoli. La manifestazione è organizzata dalla fondazione FEM – Festival Euro Mediterraneo – con la partecipazione del comune di Siracusa;
L’amministrazione comunale è stata chiamata a rispondere per iscritto all’interrogazione in occasione della seduta del Consiglio comunale del 21 luglio prossimo. In particolare, il consigliere Milazzo vuole sapere quali siano le modalità e i termini della partecipazione del comune di Siracusa alla manifestazione denominata “Festival Euro Mediterraneo”; alle azioni che l’Amministrazione Comunale vorrà intraprendere a tutela del personale, in gran parte siracusano, impiegato dalla Fondazione FEM nella realizzazione della prima edizione del detto Festival Euro Mediterraneo e a tutela altresì del personale impiegato quest’anno nella messa in scena della Norma.
Gentile Consigliere Milazzo, se solo ci avesse interpellati prima, anziché rilasciare dichiarazione false e diffamatorie, per le quali ci riserviamo la più ampia tutela nelle sedi opportune, saremo stati lietissimi e disponibilissimi nell’informarLa che tutte le maestranze assunte nel 2014 dalla nostra Fondazione FEM, produttrice del Festival Euro Mediterraneo 2014, svoltosi con grandissimo successo al Teatro Greco di Siracusa nel Luglio 2014 (portando con l’AIDA solo benessere alla Sua Città e un significativo incremento del PIL, per non parlare di tutto il resto…) sono state regolarmente pagate in base a specifici e regolari contratti. E ci riferiamo al personale di servizio, alle hostess, ai macchinisti, agli elettricisti, ai giardinieri richiestici dalla Soprintendenza, ai custodi, ai facchini, al personale in carico alla FONDAZIONE INDA, mentre invece gli enti pubblici che ci hanno patrocinato ci hanno pagato dopo nove o dieci mesi o ancora ci devono liquidare i rispettivi finanziamenti. Saremmo stati anche lieti di informarLa (ma forse il Suo intento ero solo quello di denigrare, anziché informarsi) che siamo anche stati costretti a ricorrere al TAR ovvero al Tribunale Amministrativo di Palermo per il riconoscimento legittimo di quanto avrebbe dovuto contirbuire la REGIONE SICILIANA in base al Bando delle Grandi Manifestazioni 2014 e dopo alcuni mesi abbiamo vinto il Ricorso, la REGIONE SICILIANA è stata condannata, ed è stata fatta giustizia e riconosciuta la nostra totale correttezza e legittimità. A disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Luciano Cupellini Presidente Fondazione FEM