Festival rumoroso in Ortigia: parte l’interpello al sindaco
Un atto d’interpello per la tutela di piazza d’armi di Castel Maniace. L’ha inoltrata al sindaco Italia, oltre che ai gruppi consiliari, al comando di polizia municipale e alla Prefettura, il comitato “Quartieri fuori dal Comune”. L’organismo civico interviene nei procedimenti amministrativi del settore Centro storico del Comune, ribadendo le doglianze di legittimità a carico della procedura amministrativa relativa all’utilizzazione della piazza in questione. Sotto la lente d’ingrandimento del comitato c’è, innanzitutto, l’ordinanza sindacale del 20 giugno con cui è stata disposta la deroga alla precedente ordinanza con modifica oraria dalle 2 alle 3 della liceità delle attività rumorose da impianti elettroacustici di amplificazione e di diffusione sonora, per consentire lo svolgimento di alcune manifestazioni musicali nell’area del castello Maniace e all’antico mercato di Ortigia.
Il comitato sostiene che quest’ordinanza sia illegittima “in assenza di approvazione del piano di zonizzazione e della individuazione delle aree destinate allo spettacolo” mentre “dovrà ritenersi comunque operativo il limite di 55 Leq fissato dal Regolamento Comunale del 2005”.
Il comitato fa notare come le ordinanze del dirigente del Settore Mobilità del 12 luglio dispongono il divieto di transito e sosta in Piazza Federico di Svevia e il divieto di sosta in via Abela ed i relativi spazi pubblici sono stati assegnati e riservati al privato organizzatore dell’evento musicale. “Non voglio entrare sulla qualità dell’evento musicale – afferma l’avv. Salvo Salerno – ma credo che vada tutelata l’area del castello Maniace mentre sui divieti si leda il diritto dei residenti i quali pagano all’amministrazione comunale una tariffa per il transito e la sosta negli spazi e stalli pubblici, già ridottissimi. Nell’edizione dell’anno scorso dello stesso evento si sono verificati inammissibili episodi di permanente disturbo alla quiete pubblica ed anche al buon costume, nonché offese al decoro materiale e immateriale del centro storico, tali che perfino l’allora vicesindaco Italia fu costretto a scusarsi pubblicamente”.
L’avv. Salerno ha inviato anche una lettera all’Ufficio del Demanio a proposito del bando con cui ha disposto “la concessione di valorizzazione” della Piazza d’Armi di Castel Maniace. “Dalla semplice lettura della disposizione – dice – appare che fosse preordinata alla “riqualificazione e riconversione” dei beni immobili dello Stato e altri Enti pubblici, “tramite interventi di recupero, restauro, ristrutturazione”. Ricordiamoci anche l’importante circostanza che, nel nostro caso, abbiamo a che fare con una mera superficie, un terreno, non certo un fabbricato come quello eretto in piazza d’armi”.