Ambiente

Filiera del miele, a Lentini rinvenuta la presenza di un coleottero infestante Aethina tumida su arnie

In data odierna, nell’ambito dei controlli sul fenomeno del nomadismo apiario e sulla filiera del miele, in contrada Armicci nel Comune di Lentini (SR), militari del NIPAAF, Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri di Catania, unitamente ai competenti Servizi Veterinari dell’ASP di Catania e di Siracusa e col supporto della locale Stazione dei Carabinieri, hanno effettuato approfonditi accertamenti su n°92 arnie precedentemente sequestrate a M.D., apicoltore già deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione di sigilli, inosservanza di provvedimenti dati dall’Autorità Sanitaria e diffusione di malattie agli animali. Lo stesso infatti era stato fermato a Maggio mentre a bordo di un autocarro, sul quale erano trasportate delle arnie, stava per fare rientro in Sicilia dalla Calabria, in violazione ad un’ordinanza sanitaria della Regione Calabria e ad una Decisione di esecuzione della Commissione Europea del 2017 sulle misure di protezione relative al piccolo coleottero dell’alveare. La Calabria infatti è una regione in cui attualmente la situazione epidemiologica è caratterizzata dal persistere di focolai di Aethina tumida, sin dal 2014. Nel corso delle verifiche su un terreno nelle campagne di Lentini, utilizzato dallo stesso soggetto, in 2 diverse arnie, sono stati individuati n°2 esemplari di un coleottero che il personale ha subito sospettato appartenere alla specie infestante degli apiari Aethina tumida. Uno di essi veniva quindi immediatamente inviato all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Catania per l’identificazione. Subito l’Istituto ha confermato trattarsi di un esemplare adulto di Aethina tumida, coleottero infestante, proveniente da paesi extra UE, che danneggia i favi e porta alla perdita del miele, causandone la fermentazione, ed al collasso della colonia. Per l’emissione di eventuali protocolli sanitari di distruzione e misure cautelative, onde contenere la diffusione dell’agente infestante, si attende la conferma dell’identificazione morfologica e della caratterizzazione genetica da parte del Centro di Referenza Nazionale per l’Apicoltura IZS delle Venezie.

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