Firmopoli, per Noto 2020 l’elezione del sindaco non è in discussione
Si è levato il coro di proteste di partiti e movimenti politici cittadini dopo aver appreso delle indagini in corso relativamente alla regolarità con cui è stata presentata la lista Patto per Noto, nelle scorse elezioni amministrative. Da oltre una settimana, da quando cioè sono state rese note le indagini in corso, (ma in realtà la fase investigativa sembra aver avuto avvio nel dicembre dello scorso anno) sono state chieste le dimissioni del consigliere Cultrera, della moglie Pennavaria in quanto Presidente del Consiglio Comunale, eletta anche lei in quella lista che se confermata l’ipotesi di reato, sarebbe nulla. Come noto al momento è stata registrata soltanto l’autosospensione di Cultrera (il Civico Consesso resterà dunque monco sino alla fine delle indagini, e all’esito delle stesse ?) ed il dibattito si è infiammato per i vari comunicati stilati da più parti. Oggi registriamo quello del Consigliere Comunale Vincenzo Schemmari, coordinatore Noto 2020: “La serietà di ogni soggetto politico si evince anche dai toni e dagli atteggiamenti che assume in determinate circostanze, che interessano una collettività. Ed allora alle legittime e dovute prese di posizione rispetto a presunti gravi fatti, perché unire falsità e misticazioni giuridiche sull’alterazione del risultato elettorale in favore del Sindaco. Sanno bene Noto Nostra e Noto Bene Comune che l’elezione del Sindaco non è messa in discussione, essendosi votato col voto disgiunto e avendo Bonfanti superato gli avversari di 1500 preferenze, tutte sue, al primo turno, vincendo poi anche al ballottaggio. Come sanno bene Notolibera e Passione Civile che, neppure escludendo dall’elezione tutte le altre liste di tutte le coalizioni, avrebbero seggi consiliari, in assenza del quorum, agognato e mai raggiunto”.
E. V.