Furti a colpi di piccozza ai danni di un negozio di moto e di un bar
Un negozio di moto e un bar sono stati presi di mira la scorsa notte dai soliti ignoti che hanno utilizzato un ariete per spaccare le vetrine e impossessarsi del maltolto. Il primo colpo è stato messo a segno alla Motor Sud di viale Luigi Cadorna. I malviventi sono entrati in azione fra le tre e le quattro del mattino, Armati di piccozza, hanno sfondato il vetro del negozio per entrare dentro e impossessarsi del registratore di cassa prima di fare perdere le proprie tracce.
L’altro colpo è stato commesso ai danni del bar Drago di via Maria Politi Laudien. Anche in questa circostanza, i malviventi hanno sfondato il vetro dell’esercizio commerciale per impossessarsi del denaro contenuto nel registratore di cassa. In entrambi i casi il bottino non è stato ingente per i ladri che, invece, hanno provocato danni ai due esercizi commerciali. A indagare sono i carabinieri che hanno acquisito le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza, installati nei due esercizi per individuare i responsabili dei due gesti.
Da qualche tempo si era registrata una apparente calma sul territorio cittadino rispetto ad atti criminosi ai danni di imprese del commercio ma stanotte le Forze dell’Ordine sono tornate ad intervenire per il furto con spaccata verificatosi nella nota concessionaria Motor Sud. Confcommercio Siracusa intende esprimere la massima solidarietà alla famiglia Blanco, storicamente parte dell’associazione provinciale dei commercianti, vittima di questo vergognoso atto di violenza.
“E’ necessario che le nostre vie siano sicure ad ogni ora, prima di tutto per le imprese che con le loro insegne le rendono vive – commenta Elio Piscitello, Presidente provinciale Confcommercio – ma anche per i residenti e per tutte le presenze in aumento per l’avvio della stagione ricettiva che animeranno la vita cittadina. Confcommercio, seppur consapevole dell’impegno costante da parte delle Forze dell’Ordine, chiede controlli e sicurezza mettendosi a disposizione per ogni possibile collaborazione”.
A sottolineare la necessità di non abbassare mai la guardia è Alessandro Cassarino, dirigente dell’Associazione Antiracket Salvatore Raiti e componente del consiglio di Confcommercio Siracusa: “Abbiamo vissuto mesi di tranquillità senza furti di questa natura con spaccata delle vetrine che, oltre al danno economico per le imprese colpite, generano una sensazione di instabilità e sfiducia in chi vive il territorio ma la criminalità è sempre in pronta a colpire e per questa ragione dobbiamo monitorarci vicendevolmente formando una rete di legalità che faccia da scudo a questi fenomeni”.
Intensificazione dei controlli esterni e sistemi di vigilanza nelle attività commerciali devono consentire agli imprenditori di poter lavorare in sicurezza senza la preoccupazione di ritrovarsi vittima di un sistema sociale vacillante che trova nella criminalità la risposta ai propri bisogni.
FURTI NCON SPACCATA, PROCESSO IN ABBREVIATO PER CINQUE IMPUTATI. Intanto, sono stati ammessi al giudizio abbreviato cinque persone finite sotto processo perché accusate di avere consumato una serie di furti con scasso ai danni di esercizi commerciali del capoluogo. Il giudice monocratico del tribunale aretuseo, Ilenia De Giovanni, ha accolto la richiesta formulata dai legali della difesa, fissando la nuova udienza per il 26 settembre per le richieste del pubblico ministero, che ha prestato il consenso all’ammissione degli imputati al rito alternativo. Il giudice ha poi disposto la scarcerazione nei confronti di Adriano Caruso, che si attiva a agli arresti domiciliari, come richiesto dall’avvocato Angelo De Melio. Imputati anche un algerino, Jedil Amid, e tre siracusani Enrico Di Rosa, Giada Guastella e Loredana Nullo, difesi dagli avvocati D’Angelo, Meduri e Bondì.
I cinque sono accusato di essere responsabili di una raffica di furti con spaccata avvenuti nel giro di tre giorni tra la fine di aprile e inizio maggio dello scorso anno. In alcuni casi hanno utilizzato uno scooter, rubato poco prima, per mandare in frantumi le vetrine dei negozi. Alcuni dei titolari di esercizi commerciali hanno ritirato la querela.