Giansiracusa: “Ripartire dal patto politico”
Ho curato personalmente la fase di coinvolgimento delle forze di governo della coalizione civica a sostegno dell’Amministrazione Italia quando il Sindaco, da lì a breve avrebbe dovuto esprimere lo scorso novembre 2020 all’interno dell’assemblea dei Sindaci la propria valutazione sulla scelta sulla forma di gestione del servizio idrico integrato per l’intero ambito provinciale.
Vorrei ricordare al coordinamento provinciale di Italia Viva e a tutti quelli che sostengono tesi similari che il Sindaco Francesco Italia, volle condividere con le forze e i partiti politici della coalizione tale passaggio cruciale, accogliendo suggerimenti e riflessioni.
La scelta epocale della gestione del servizio idrico attraverso un affidamento in house ad una società consortile pubblica è, non solo, in linea con l’esito referendario, ma assolutamente in linea con il programma elettorale del patto civico siglato da Francesco Italia e dagli altri candidati sindaci che lo sostennero al secondo turno.
Mi piacerebbe conoscere quali siano stati i punti sostanziali disattesi, visto che in questi tre anni il programma elettorale è stato posto alla base dell’azione politica e amministrativa.
Le critiche sul mancato presunto confronto, come per la vicenda ATI, dimostrano al contrario che il dibattito, come in quell’occasione, è avvenuto all’interno della coalizione di governo.
Tale confronto è sempre vivo e costruttivo.
Le scelte della giunta, pur nella diversità delle sensibilità, sono state quasi sempre corali e il valore della collegialità è stato sempre garantito.
Per tali ragioni non si comprendono alcune dichiarazioni, che si rinviano al mittente.
Ancora più paradossale ed incomprensibile appare poi la contestualità della sfiducia politica del coordinamento politico provinciale di Italia Viva con le dimissioni di uno dei suoi coordinatori Tiziano Spada.
Un organismo in parte auto dimesso che sfiducia politicamente un patto di coalizione.
Da quel patto e dalla sostanza dei temi politici si ripartirà con vigore e con convinzione perché l’azione amministrativa della giunta Italia non persegue il consenso nell’immediato, ma ha come unico obiettivo il bene comune.