Gli ebrei nel Val di Noto: convegno a Siracusa
Sabato 28 febbraiosi con inizio alle ore 16.30 nel salone Borsellino del palazzo del Senato di Siracusa si tiene il seminario “Gli Ebrei nel Val di Noto” organizzato dalla FILDIS Siracusa e SiciliAntica conclude il Corso di Cultura e Storia dell’Arte Ebraica. Il Corso programmato e strutturato dalla sede regionale di SiciliAntica è iniziato a Palermo, per proseguire a Mazara del Vallo e Trapani, con la collaborazione dell’Istituto Siciliano Studi Ebraici, UniPegaso, Officina di Studi Medievali, Fildis Siracusa e Università di Palermo.
La FILDIS che si occupa di promuovere iniziative legate alla valorizzazione del territorio, privilegiando il ruolo-chiave delle professionalità femminili nella società, nel mondo dell’arte, della letteratura e della cultura in genere, ha accolto in pieno l’idea del seminario a Siracusa dove all’ inizio del Quattrocento la nutrita comunità ebraica siracusana era fra le più grandi di tutta la Sicilia.
La mattina del 28 è prevista la visita alla Giudecca guidata dall’archeologa Enrica De Melio (mebro FILDIS) con partenza da Palazzo Montalto, visita al Miqweh, bagno di purificazione rituale, per proseguire tra le stradine di Ortigia. Nel pomeriggio, con inizio alle ore 17,00, nella sala Borsellino del Palazzo del Senato in Piazza Duomo, si terrà il Seminario “Gli Ebrei nel Val di Noto”. Dopo i saluti delle Autorità, saranno la Presidente FILDIS di Siracusa Prof. Maria Vittoria Fagotto Berlinghieri, il Dott. Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale SiciliAntica, ad aprire i lavori che saranno moderati dall’Arch. Mercedes Bares, Storico dell’Architettura, dell’Università di Palermo, membro FILDIS Siracusa.
Seguiranno gli interventi: la stessa Presidente FILDIS di Siracusa, Prof. Maria Vittoria Fagotto Berlinghieri, Storico dell’Arte, tratterà de “Il mikveh di Siracusa tra ritualità e testimonianze”, mentre Lorenzo Guzzardi, Archeologo, Soprintendente BB.CC.AA. di Caltanissetta interverrà col tema “Testimonianze ebraiche di età tardo-antica nel siracusano”. A questo seguirà l’intervento di ElenaFlavia Castagnino B., Archeologa, Vice-Presidente europea University Woman of Europe che interverrà con un contributo dal titolo “Pietre erranti: il cimitero ebraico di Siracusa tra mare e terra”, mentre Marzia Scialabba, Dirigente della U.O. X della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Siracusa relazionerà su “Il rotolo di Ester, manoscritto ebraico del XVIII sec. di recente scoperta”. Successivamente la Prof.Elisabetta Pagello, Storico dell’Architettura e Federico Fazio, SDS Siracusa – Università di Catania relazioneranno su: “La Giudecca di Siracusa: nuove acquisizioni”. Infine la storica Angela Scandaliato parlerà de “Il mistero della chiesa che non fu mai sinagoga nell’isola di Ortigia”. A seguire i corsisti saranno invitati alla “Cena ebraica” presso un ristorante di Ortigia.
Il giorno dopo, 1 Marzo, è prevista la visita guidata all’antico quartiere del Cartellone (Cartidduni) nel centro abitato di Modica, sede della omonima Contea, uno dei più importanti feudi dell’Italia meridionale, attivo dal 1296 al 1815. Il quartiere, abitato quasi esclusivamente fino al 1492 da una delle più fiorenti e numerose comunità ebraiche di Sicilia e ancor oggi caratterizzato da un intricato e tortuoso dedalo di viuzze e scalinate che si inerpicano lungo il ripido versante orientale della collina dell’Itria, fu teatro del più feroce e tragico eccidio giudaico di Sicilia. Successivamente i partecipanti, a Cava D’Aliga, potranno seguire un percorso olfattivo tra le molteplici varietà di erbe aromatiche dell’azienda “Gli Aromi”. Subito dopo il Pranzo nel kitchen garden, con un accenno alla tradizione ebraica, è prevista la partenza per Scicli con la visita guidata, lungo le pendici occidentali del Colle di S. Matteo e del Castello, il quartiere del Vauso, altrimenti detto nelle fonti documentarie e antiquarie “della Meschita”, sede in passato di due sinagoghe e di una comunità ebraica di circa duecento persone. Del quartiere si può ancora apprezzare la forte connotazione rupestre, ben esemplificata da una galleria sotterranea e dalle evidenti tracce di abitazioni e chiese scavate nella roccia calcarea.