Governo e Recovery plan, Gennuso: “incapacità per lo sviluppo della Sicilia e del Sud”
“Le azioni del premier Conte e le parole, per bocca del suo viceministro Cancelleri, sui progetti del Recovery plan, testimoniano ancora una volta la loro inadeguatezza, incapacità e arroganza nel gestire la cosa pubblica e in particolare nel promuovere lo sviluppo della Sicilia”. Ad affermarlo l’On. Pippo Gennuso che ancora una volta e senza mezzi termini dice la sua sull’operato di questo governo.
“Dalla programmazione miliardaria dei fondi – continua Gennuso – previsti dall’Unione europea, alla fine la Sicilia è stata tagliata fuori, una vera umiliazione per il popolo Siciliano.
“L’altezzosità poi delle dichiarazioni della Cancelleri sia nei confronti del piano e delle richieste presentate dal presidente della Regione Musumeci, sia di quello della Conferenza delle Regioni italiane, lasciano a dir poco basiti.
“Dei 20 miliardi di euro destinati alla Sicilia, ben 8, quasi la metà per intenderci sono soltanto per il raddoppio dei binari ferroviari Palermo Catania Messina, peraltro già finanziato con altre risorse. Dell’alta velocità, che è cosa diversa, nemmeno l’ombra, e neanche del Ponte sullo Stretto di Messina.
“Oggi che siamo alle battute finali nel Recovery Plan, appare scandaloso come, in nessuna delle bozze circolate, compaia appunto il ponte sullo Stretto. E questo è assolutamente vergognoso, – continua Gennuso – dopo mesi di propaganda su questo progetto fatto dal senatore Faraone e dal viceministro Cancelleri, che aveva già pronti cinque miliardi per un tunnel tra le due sponde dello stretto, adesso improvvisamente è tutto scomparso dal Recovery plan.
“Una scelta assurda anche perché il ponte era stato indicato come una priorità. Questo rappresenta certamente il più grave fra gli schiaffi inferti dal Governo Conte ai sogni e alle necessità della Sicilia e dell’intero Mezzogiorno d’Italia che non potrà beneficiare della più straordinaria massa finanziaria messa a disposizione dal secondo dopoguerra ad oggi a causa di un governo incompetente, costituito da da incapaci ed inadeguati.
“Oggi purtroppo, aggiunge Gennuso, dobbiamo prendere atto di ciò a cui stiamo assistendo: la Sicilia e il Sud saranno esclusi da una svolta di tale portata grazie a una precisa scelta politica del Governo Conte. La Sicilia rimarrà a bocca asciutta ed in particolare il sud-est dell’isola appare completamente dimenticato.
“Esprimo il mio totale dissenso su questa programmazione dei fondi fatta dal governo Conte che aveva parlato delle somme del Recovery Fund destinate alla Sicilia e al ponte.
“Al governo Conte non importa nulla neanche di cultura e turismo: nel Recovery plan, infatti, sono previsti soltanto 1,3 miliardi di euro per interventi in questi due settori a fronte dei 196 miliardi complessivi. Questo, nonostante siano due dei principali settori trainanti dell’Italia, in grado di muovere molti di punti di pil e dare occupazione a milioni di persone.
“Questo non è altro che il frutto di una politica miope che continua a trattare con indifferenza settori già messi duramente alla prova dalle chiusure forzate dovute all’emergenza Covid.
“Inaccettabile, conclude Gennuso, che il Recovery plan elaborato dal governo centrale, ignori del tutto le proposte delle regioni italiane, come quelle dei comuni nonché delle parti sociali”.