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Green pass, confronto degli industriali con il sindacato

Siracusa, 7 settembre 2021 – Nella sede di Confindustria Siracusa il Presidente della Sezione Imprese Metalmeccaniche di Confindustria Siracusa, Giovanni Musso, ha incontrato i Segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese per discutere sull’obbligatorietà del Green pass  per accedere alle mense aziendali.

“Occorre considerare che le mense di cantiere – hanno detto i Segretari FIM, FIOM e UILM Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese   –  sono luoghi di lavoro e sono tutelati dai contratti di lavoro. Il Governo non ha varato alcuna legge che renda obbligatorio il vaccino e quindi per i lavoratori valgono  tutti gli istituti previsti dal contratto nazionale e dall’integrativo territoriale, compreso il diritto al pasto fornito dal servizio mensa. Inoltre,  ritenendo che  la  risposta alla FAQ pubblicata il 14 agosto u.s. sul sito del Governo,  non sia  una fonte del diritto in senso stretto. Non accetteremo mai nessuna disparità di trattamento fra luoghi di lavoro e mense. E’ importante, invece,  non abbassare la guardia ed usare i dpi a prescindere se si è vaccinati o meno”.

Sicuramente per tutte le parti sociali l’ obiettivo prioritario è quello di coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative. Un dato degno di nota – dice Giovanni Musso, Presidente degli imprenditori metalmeccanici di Confindustria Siracusa – è che effettivamente con il D.L. 105/2021 il legislatore non ha incluso espressamente le mense aziendali tra i luoghi per l’accesso ai quali è obbligatorio il green pass. E’ stata la risposta alla FAQ che, costituendo comunque  una indicazione della pubblica amministrazione circa l’applicazione corretta della norma,  ha precisato  che per la consumazione al tavolo  nelle mense aziendali o in tutti i locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, sia necessario esibire la  certificazione verde, analogamente a quanto avviene nei ristoranti. Certificazione che non occorre per accedere alle «aree break» destinate al consumo dei pasti in autonomia, senza somministrazione di cibo da parte dell’azienda o di società esterne. L’accesso a tali aree rimane, quindi, libero, osservando le misure di sicurezza (es. distanziamento ai tavoli, pulizia delle postazioni).

Le  parti alla fine hanno concordato di sensibilizzare le aziende a tenere alta la guardia sui contagi da Covid e a mettere in atto tutte le procedure e le norme esistenti in materia di igiene e  sono concordi nel ritenere che per garantire una maggiore sicurezza dei luoghi di lavoro dal contagio Covid 19 occorre rendere il green pass obbligatorio”.

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