Guardie giurate del tribunale sul piede di guerra
Sono di nuovo sul piede di guerra le guardie giurate che svolgono servizio al palazzo di giustizia di viale Santa Panagia. Alla scadenza del contratto, fissata per il 31 dicembre, infatti, nonostante la proroga di 6 mesi, l’azienda affidataria del servizio di vigilanza, non ha provveduto a reintegrare 5 dei 12 dipendenti che avevano prestato servizio fino all’ultimo giorno dell’anno precedente. Parlano di discriminazione i sindacati che hanno scritto al prefetto Giuseppe Castaldo, al procuratore capo Francesco Paolo Giordano e al presidente del tribunale.
La vicenda è quella relativa alle 5 guardie giurate che svolgevano servizio al palazzo di giustizia. La ditta per cui lavoravano, la Vigiltrinacria, le ha licenziate con la promessa di reintegrarle in corso d’opera. Le organizzazioni sindacali sostengono che ilo, licenziamento sia avvenuto senza alcun valido motivo. L’azienda in questione ha ottenuto un’ulteriore proroga relativa alla vigilanza nel palazzo di viale Santa Panagia. L’azienda ha giustificato l’allontanamento dei lavoratori alla data del 31 dicembre con la possibilità di essere riassunti tra 21 giorni.
Il segretario provinciale della Cisal Sinalv, Sebastiano Macca, ha spiegato il motivo per cui ha preso carta e penna per scrivere ai rappresentanti delle istituzioni pubbliche: “Abbiamo chiesto al presidente del tribunale, al prefetto e al procuratore capo un incontro per affrontare quella che possiamo definire una mortificazione lavorativa che stanno subendo le 5 guardie giurate, dopo tanti anni di servizio svolto con dedizione e professionalità all’interno del palazzo di giustizia”.
Anche il sindacato Ugl interviene nella questione con una lettera inviata, tra gli altri, anche al questore di Siracusa. C’è stato un incontro con la partecipazione della Filcams e della società affidataria del servizio. La Vigiltrinacria ha fatto presente di non potere rinnovare il contratto ai 12 lavoratori già utilizzati nei precedenti appalti.