Gulino: “Castelluccio, basta con le minacce politiche”
Continua a permanere il clima incandescente all’interno del partito democratico siracusano. Da un anno e più ci sono scontri dialettici e di schieramento, acuiti dall’esito della mini tornata elettorale a Rosolini e Pachino, che ha lasciato pesanti strascichi, e accentuato le divisioni nel PD.
A scendere in campo è stata per prima la segretaria provinciale, Carmen Castelluccio, che ha rilasciato dichiarazioni a favore di Marziano e contro il gruppo che ha sostenuto Giovanni Cafeo nella difficile rimonta rispetto al risultato di due anni prima per le regionali. Dichiarazioni bollate come “infuocate, inopportune”, intrise di “minacce politiche”, come fanno notare oggi due esponenti del gruppo renziano, Paolo e Tony Gulino. I due politici hanno preso carta e penna per rispondere alle accuse della Castelluccio con le quali stigmatizzato il comportamento di Giovanni Giuca, ex sindaco di Rosolini, che si è schierato nella mini campagna elettorale con Cafeo, determinando il risultato di 540 voti per lui e 277 per Marziano, non sufficiente a scalzare Marziano dallo scranno di Sala d’Ercole.
I due Gulino fanno notare come “nonostante l’apporto elettorale del Sindaco di Pachino e della nomenclatura scesa con determinazione in campo per Marziano, compreso il segretario regionale del PD Raciti”, Marziano è andato sotto.
Altra stoccata contro la Castelluccio è legata alla sua dichiarazione che non intende dare la tessera del Pd a Giovanni Giuca, uomo notoriamente di sinistra, qualora la richiedesse. La segretaria del Pd viene accusata a sua volta di avere dimenticato “di aver avallato l’adesione al gruppo consiliare del PD, contro ogni norma statutaria e regolamentare del partito, della consigliera Princiotta, che provenendo da un gruppo di opposizione ha continuato nella sua attività di fiera oppositrice contro Garozzo e la sua giunta”.
Per i due esponenti renziani, questo atteggiamento denota una volontà di gestire il partito da proprietà privata con “i reiterati annunci di provvedimenti disciplinari nei riguardi di chi non riconosce l’attuale gruppo dirigente del partito”. Da ciò scaturisce la provocazione: “Espellano dal PD il Sindaco Garozzo, Giovanni Cafeo, gli assessori del PD, la maggioranza del gruppo consiliare al Vermexio e i consiglieri di circoscrizione, che non riconoscono tale gruppo dirigente”.