I carabinieri hanno recuperato oltre mille reperti di interesse storico
I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale hanno recuperato, nel corso del 2022, 1157 reperti di interesse storico, 2 persone arrestate e 50 le persone denunciate, oltre 450 controlli preventivi eseguiti. Le attività condotte nel 2022 dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in Sicilia hanno visto impegnati i militari del Nucleo di Palermo e della Sezione di Siracusa in molteplici ambiti d’intervento, con particolare attenzione al traffico illecito di beni archeologici e ai furti di beni culturali.
Nel 2022, il contrasto al traffico illecito di beni archeologici ha permesso il recupero di oltre 900 reperti archeologici. In tema di furti di beni culturali nel 2022, si registra un decremento, sono stati denunciati 14 furti a fronte dei 20 dell’anno precedente. I più colpiti sono stati i luoghi di culto (4); le biblioteche (4); i luoghi privati (3); i luoghi espositivi pubblici (2) ed i musei (1): nel caso specifico di musei e biblioteche, gli ammanchi sono emersi a seguito di controlli inventariali e, pertanto, sono riferibili a reati commessi negli anni precedenti.
La strategia di intervento del Nucleo si è articolata lungo due direttrici fondamentali: l’attività di prevenzione, rappresentata dalle molteplici attività ispettive, e l’azione di contrasto, sviluppata attraverso le indagini di polizia giudiziaria. Nel corso del 2022, l’attività di prevenzione ha certificato l’esecuzione di 456 controlli finalizzati alla sicurezza dei luoghi della cultura, quali musei, archivi, biblioteche ed aree archeologiche e/o tutelate da vincoli paesaggistici. Le verifiche hanno altresì riguardato gli esercizi commerciali di settore, con numerosi controlli amministrativi presso mercatini, fiere ed antiquari che rivestono un ruolo fondamentale per contrastare la ricettazione di beni rubati. I beni recuperati sono stati riconsegnati a musei, chiese e soprintendenze competenti per territorio, allo scopo di garantirne la pubblica fruizione.
Lentini: il sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, di un’area di ettari 76, sottoposta a vincolo archeologico-paesaggistico, a seguito di indagini finalizzate al contrasto di reati in danno del patrimonio archeologico paesaggistico,
Noto: il sequestro di 92 preziosi reperti archeologici (teste marmoree e fittili, mosaici, guttus, oinochoe, unguentari, vasi, piatti, crateri, lekythos, anfore, skyphos, kantaros) di epoca greco-romana (VI sec. a.C. – III sec. d.C.), a seguito di indagini coordinate dalla Procura di Siracusa e condotte dal Nucleo Carabinieri;
− Palermo: il sequestro di un dipinto, olio su tela, raffigurante “Nobiluomo”, epoca XVIII sec., messo in vendita su sito web case d’asta. A seguito di controlli di siti dedicati all’E-Commerce, il dipinto veniva individuato e le successive verifiche nella Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti confermavano l’illecita provenienza dell’opera, asportata a Palermo nel 1991;
− Noto: il sequestro di due preziosissimi paliotti in marmo policromi, epoca XVIII sec., individuati a seguito di indagini relative alla illecita detenzione di beni archeologici, manufatti, asportati nel 2013 da una chiesa della Campania.
-Piazza Armerina: il sequestro di 27 monete (4 in argento e 23 in bronzo) di epoca greco romana e medioevale, individuate in vendita su siti web dediti all’ecommerce.