Il coordinamento regionale degli studenti: “Stop alle lezioni in presenza”
Anche il coordinamento regionale delle consulte provinciali studentesche ha inviato ai prefetti richieste scritte in maniera tale da pervenire lo slittamento del rientro in presenza degli studenti a data da destinarsi, previa screening massivo della popolazione studentesca seguito da altri monitoraggi periodici.
L’intervento del coordinamento degli studenti parte dal presupposto che “le Asp, si trovano ad affrontare un periodo di forte stress e non sono sicuramente in grado, allo stato attuale, di effettuare tutti i test anti-Covid necessari.
Per il rientro a scuola, il territorio risulta diviso tra i comuni in zona arancione, che godono della possibilità di chiusura delle scuole o dell’inizio delle lezioni in Dad, e i restanti territori in zona gialla, al momento forzati ad un rientro tutt’altro che sicuro. Nonostante ciò, i sindaci di diversi comuni che si trovano in zona gialla hanno richiesto la possibilità di rimandare l’inizio delle scuole al 15 di gennaio, ritenendo necessario lo screening precedente al rientro (tesi sostenuta in generale anche dai dirigenti scolastici), vista la già preoccupante situazione dei contagi.
Nel documento sottoscritto, tra gli altri da Giulia Martorano, presidente della consulta provinciale degli studenti siracusani – la scuola è comunque un luogo di incontro per migliaia di studenti, ed anche i mezzi di trasporto regolarmente utilizzati dall’importante mole di pendolari per raggiungere le proprie scuole possono diventare veicolo di trasmissione per il virus”.
Nel rinnovare la disponibilità al dialogo, il coordinamento regionale degli studenti spera che “l’attivazione della Dad possa essere sfruttata al meglio per organizzare una campagna screening efficiente e la distribuzione di mascherine FFP2 quantomeno agli studenti pendolari, vista l’obbligatorietà sui mezzi di trasporto stabilita dal decreto del 23 dicembre.