Il Noto impatta anche contro la Leonfortese
LEONFORTESE 1
NOTO 1
20′ s.t. Protopapa (L), 29′ s.t. Manfrè (N)
LEONFORTESE: Costanzo, Viscido, Catanese, Pettinato, Raimondi, Calabrese, Adamo, Protopapa ( dal 38′ s.t. Liuzzo), Cortese, Lentini ( dal 38′ s.t. Speciale), Mittica. All. Gaetano Mirto
In panchina: Valenti, Prestigiacomo, Chiazzese, Tarantino, Russo, Bonanno, Lo Coco.
NOTO: Ferla, Gallipoli ( dal 14′ s.t. Patanè), Cannone, Arena, Librizzi, Bertolo, Lupo (dal 27′ Grasso), Cozza, Manfrè, Ficarotta (dal 24′ s.t. Butera), Musumeci. All. Gaspare Cacciola
In panchina: Vizzi, Peluso, Grasso, Cerra, Patanè, Caruso, Florio.
Arbitro: Vitulano di Livorno, Assistenti Paglianiti di Vibo e Montesanti di Lamezia.
Note: al 13′ ammonito Raimondi, al 24′ Viscido, al 45′ espulso dalla panchina il preparatore atletico Torino, ammonito all’8′ s.t. Cortese (L) al 19′ Bertolo e al 19′ s.t. Ficarotta (N)
Corner: 4-3
Alla fine un pareggio per 1-1, come l’esordio a Gliaca di Piraino con il Due Torri, con recriminazioni uguali a tutte le prestazioni precedenti, giochi, crei, sfiori ma raccogli poco, troppo poco per quanto prodotto. In casa granata occorre non perdere di vista sicuramente quanto di buono c’è e si sta facendo ma quattro punti in cinque partite, gare che sulla carta erano alla portata di Ficarotta e soci, sono davvero troppo pochi. Andando al sodo: non ci si può cullare sul fatto che crei un buon numero di palle gol, la salvezza passa da un certo numero di vittorie che conquisti non ai punti ma con la palla in fondo al sacco. Torniamo alla gara di Leonforte e le emozioni del primo tempo tutte di marca granata dopo un inizio balbettante. In casa Leonfortese c’era attesa dopo la bella affermazione a Reggio Calabria e l’ultimo arrivo alla corte di mister Mirto, Giovanni Caputa, l’attaccante della storica promozione in D (2013-2014), che però non troviamo in distinta, per lui ancora tribuna. Cacciola, senza Assenzio alla seconda delle quattro giornate di squalifica, punta nuovamente, dopo Sarno, sul portiere senior sacrificando qualcosa in avanti. Cronaca: al 6′ Lentini prova l’azione personale entra in area ma l’incursione frutta solo un calcio d’angolo, il primo della gara; 14′ il tiro in diagonale di Ficarotta finisce poco fuori alla sinistra del portiere Costanzo; al 17′ Ficarotta clamorosamente a tu per tu con Costanzo non centra la porta. La Leonfortese si scuote dopo il pericolo ma non va al di là di una sterile pressione e così alla mezz’ora ecco tornare in cattedra il Noto con Manfrè che tenta la botta da fuori, Costanzo fa rimbalzare la palla e poi la blocca sicuro. Al 36′ ancora il capitano granata vicinissimo alla rete, a negargliela le punte delle dita del portiere biancoverde che alzano la traiettoria della sfera sulla traversa. Mani tra i capelli in campo e sugli spalti di fede netina. E non è finita: al 44′ bel cross a tagliare tutta l’area di Ficarotta per Manfrè che non aggancia di un soffio, palla sul fondo. Al 45′, l’attenta e precisa Carina Vitulano di Livorno, arbitro dell’incontro, espelle dalla panchina di casa il preparatore atletico Torino. Il primo tempo si chiude con la punizione dalla trequarti che Arena indirizza dalle parti di Musumeci il cui tiro centrale è parato senza patemi da Costanzo. Si va negli spogliatoi con tanto amaro in bocca per gli ospiti, mentre tra i padroni di casa si avverte la consapevolezza di averla scampata bella. E forse anche per questo al rientro in campo il team di Mirto appare più attento ed aggressivo, all’8′ si protesta per un fallo in area di Bertolo su Cortese, ma è quest’ultimo a rimediare non il penalty bensì un cartellino giallo. Il Noto risponde questa volta con Manfrè che si vede deviata in angolo la conclusione e iniziano le sostituzioni; a cominciare è Cacciola che fa uscire Gallipoli per Pizzoleo. Al 20′ matura il vantaggio dei padroni di casa grazie al giovanissimo Protopapa, ’97, che riceve da Calabrese, al limite d’area, e con perfetta scelta di tempo trafigge Ferla. Mister Cacciola non ci pensa su due volte e nel giro di tre minuti rivoluziona il reparto offensivo, fuori Ficarotta e Lupo, per Butera e Grasso, chiedendo un surplus di concentrazione ed energia agli altri reparti. Viene premiato. Al 29′ la partita torna in parità grazie a Manfrè bravo a colpire di testa il pallone proveniente da altrettanto bel cross da sinistra calciato da Cannone. Al 36′ Grasso potrebbe addirittura ribaltare le sorti dell’incontro ma è l’ultimo fuoco granata, Mirto fa uscire Protopapa, infortunatosi, e Lentini per Liuzzo e Speciale e gli ultimi minuti vedono un assalto nell’area avversaria. 43′ tiro di Calabrese parato da Ferla, al 45′ sempre il capitano biancoverde su calcio di punizione costringe Ferla ad usare il pugno per allontanare il più possibile il pericolo, infine al 47′, secondo dei tre minuti concessi dall’arbitro, Mittica in piena area di rigore si divora il vantaggio, che a quel punto sarebbe stato definitivo, complice una deviazione con palla in corner, dopo la cui battuta arriva il triplice fischio. I commenti post gara dei due allenatori: “Paradossalmente abbiamo sofferto solo dopo l’1-1- ammette schiettamente mister Gaspare Cacciola-. Davanti avevamo una squadra organizzata e l’atteggiamento dei miei uomini, nel complesso, mi è piaciuto. Peccato sempre per le occasioni avute e non sfruttate al massimo, anche se va detto che non era facile raddrizzare le sorti della partita dopo aver subito lo svantaggio. Bravi sia i titolari che i ragazzi che sono entrati dopo”. Gaetano Mirto, invece, lancia stilettate sia ai suoi calciatori che agli avversari: ” Nel primo tempo abbiamo più badato alla chiacchera, con proteste per i numerosi falli subiti, e ci siamo fatti coinvolgere da questo “non gioco”. Nella ripresa siamo entrati in campo con la giusta voglia e concentrazione ed abbiamo avuto più d’una palla gol, che purtroppo abbiamo sprecato”. E adesso per il Noto l’impegno di Coppa, mercoledì 30 settembre a Palazzolo contro il Marsala, e poi ancora allo Scrofani Sallustro nella prima domenica di ottobre per ospitare la temibile Cavese. Purtroppo ci tocca ribadirlo la classifica non fa sconti a numero di azioni da rete, qui occorre vincere se no il cammino verso la salvezza si fa irto, come lo scorso anno e come quello prima.
Emanuela Volcan