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Il nuovo presidente dell’Ias Patrizia Brundo: “la priorità rimane la salute di cittadini e dipendenti”

Attualità.

La nomina del nuovo presidente dell’Ias, la società che gestisce il depuratore biologico di Priolo, dottoressa Patrizia Brundo, già consigliere del Cda dal 18 dicembre del 2018, secondo i programmi annunciati a breve termine vorrebbe cambiare marcia verso una politica aperta in favore della qualità dell’aria e lo sviluppo dell’attività verso una nuova politica in favore dell’ambiente, già iniziata, per la cronaca, da qualche tempo con il nuovo corso del nuovo management tecnico.

Hanno votato a suo favore i rappresentanti della parte pubblica, mentre i soci privati, espressione delle industrie, si sono astenuti; favorevole anche il voto dei sindaci di Priolo e Melilli che hanno così eletto in nuovo presidente dopo le dimissioni di Maria Grazia Brandara.

Patrizia Brundo, nota commercialista, di Avola, con un curriculum di tutto rispetto e con un’esperienza che spazia all’interno di società private ed Enti pubblici in lungo e in largo per lo Stivale, si definisce un presidente “tecnico” e non “politico”; non ama le luci della ribalta ma non accetta il politichese e i cosiddetti trucci del mestiere, specie quando si parla di applicare regole e norme di legge che riguardano la difesa dell’ambiente.

La Brundo ha poi annunciato di voler interessare la facoltà d’ingegneria dell’università di Catania per una super perizia sullo stato degli impianti per poter dialogare così ad armi pari con la Regione in maniera chiara sullo stato in cui versa il depuratore e i riflessi tecnici ed economici derivanti. L’attenzione anche sulle necessarie modifiche statutarie in base alle tematiche insistenti per i rapporti con la Regione. Le priorità del nuovo presidente rimangono “la salute pubblica e quella dei dipendenti”, oltre al “riequilibrio tecnico-economico dell’attività del depuratore, per un programma robusto e duraturo”. Parla di sforzi per gli aspetti che si sono registrati nel passato “per mantenere gli impianti efficienti con lo sforzo di tutte le maestranze che a suo dire sono da considerare eccellenza e di voler continuare sulla stessa scia”.           

“Non mi aspettavo un’accoglienza così entusiastica da parte dei dipendenti. Mi ha fatto piacere e mi dato quell’energia che, mista al mio carattere, non può che essere di buon auspicio per il lavoro che ci aspetta”. Patrizia Brundo non tradisce la sua solare condizione caratteriale e fisica; reagisce così al gesto di benvenuto ricevuto dai lavoratori della società che gestisce il depuratore biologico di Priolo”.

Conosce le tematiche del depuratore gestito dall’Ias, e infatti risponde così: “Sono tanti i problemi da risolvere; da un anno a questa parte, da quando la Procura ha avviato l’inchiesta No Fly, stiamo destinando la maggior parte delle risorse ad adempiere alle prescrizioni imposte dai magistrati. Grazie al lavoro del direttore generale, e all’intervento di tutti i soci, stiamo mettendo una pezza alle criticità degli impianti con la copertura delle vasche e la ristrutturazione del chiarificatore per contenere le emissioni di sostanze odorigene moleste. Rimarca la questione della sicurezza e dello stato degli impianti per certi aspetti inquinanti dell’aria, ma anche sullo stato in cui versano già più volte messi sotto accusa dagli ambientalisti, dai sindaci di Priolo e Melilli, dal sindacato dei lavoratori per le molestie olfattive e la loro eliminazione”.

Brundo alla guida dell’Ias, dopo Rosa Battiato e Maria Grazia Brandara, conosce bene le tematiche del territorio in cui opera. “Da un anno e mezzo faccio parte del consiglio d’amministrazione dell’Ias dice ancora la Brundo – ciò rappresenta un vantaggio perché ho vissuto e sono presente quotidianamente all’Ias e non solo quando c’è la convocazione del Cda o dell’assemblea dei soci. Il depuratore rappresenta un impianto fondamentale per la salute della popolazione dei comuni vicini per cui ci tengo che sia al massimo dell’efficienza. Sappiamo che alcuni impianti con 30 anni di vita hanno bisogno di un restyling e sono convinta che i soci siano pronti a fare la loro parte”.

“Il nostro obiettivo oggi – dice ancora la Brundo – è quello che, alla scadenza dell’attuale proroga, fissata per il 30 giugno, l’Ias possa ottenere un’ulteriore proroga sine die, in modo da consentire ai soci una programmazione a lunga scadenza che significa investimenti per il futuro”.

Concetto Alota

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