Il Pd: “Dati covid farlocchi: troppe risposte incerte”
«L’inchiesta e gli arresti in Sicilia sui dati contraffatti dell’emergenza Covid, miracolosamente, in un attimo stanno illuminando i tanti, soprattutto nel centrodestra, che per un anno sono stati in silenzio senza sentire o vedere come i numeri sfornati sin dall’inizio non erano di sicuro reali». Così il Presidente provinciale del Partito Democratico di Siracusa, Paolo Amenta, Coordinatore regionale di Base Riformista PD, di fronte al “balletto” delle prese di posizioni postume all’apertura dell’inchiesta e agli arresti operati in Sicilia dai magistrati di Trapani sui dati “farlocchi” dell’epidemia e dei morti per Covid, che hanno portato alle dimissioni dell’Assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza.
«Tutti adesso scoprono l’acqua calda – continua il Presidente Paolo Amenta – ma in quest’anno di emergenza pandemica in Sicilia non sono poi state molte le voci che si sono alzate scandalizzate o sconcertate per i dati “farlocchi” che la Regione e i Direttori generali delle Asp hanno continuato a sfornare sul dramma Covid. Da un anno, infatti, siamo stati tra i pochi, assieme ad alcuni Sindaci, ad invitare oltre la Regione per i dati generali, ma soprattutto, mi preme ricordare, il Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Siracusa, a migliorare la propria comunicazione sui dati nel territorio, per quanto riguarda i contagi, i tamponi effettuati, i posti letti disponibili e quelli in terapia intensiva, senza mai avere risposte chiare e certe. Ricevendo, al contrario, il più rigido e assoluto silenzio da parte dei vertici dell’Asp aretusea su questi temi. Tuttalpiù risposte evasive, fuorvianti, ma mai reali su quello che è stato ed è il quadro dell’emergenza e gli interventi nel territorio.
Purtroppo, con l’avvio della campagna vaccinale – aggiunge Amenta – la situazione non è cambiata in Sicilia così come in provincia di Siracusa, stessi silenzi e stessi misteri per quanto riguarda le prenotazioni e le vaccinazioni, andate inizialmente senza regole. Anzi, come abbiamo già denunciato giorni addietro, nei Centri vaccinali in provincia si è assistito all’inverosimile, ovvero, non tanto alla mancanza di vaccini, come si potrebbe pensare, ma addirittura all’assenza di presidi sanitari come aghi e siringhe che solo grazie agli interventi dei Comuni e dei Sindaci che li hanno acquistati, si è potuto procedere alle somministrazioni. Insomma, lo diciamo con rammarico, l’assenza della Sanità territoriale è una costante nel siracusano, così come, d’altra parte, nel resto dell’isola, prima con le disfunzioni e il mancato funzionamento dei tamponi e delle USCA, oggi con gli interventi vaccinali.
Il caos e l’approssimazione che c’era prima, dispiace sottolinearlo, continuiamo a registrarli anche adesso, nonostante l’inchiesta e gli arresti sui dati che hanno scosso i vertici della Regione e la maggioranza governativa del Presidente Musumeci. In questi giorni poi, improvvisamente, nonostante la campagna di vaccinazione in corso, è aumentato in Sicilia il numero dei contagi Covid, ne dovremmo dedurre che non erano esatte le precedenti comunicazioni che ci sono state fornite.
Serve un cambio di passo – conclude il Presidente Paolo Amenta – più responsabilità nei confronti dei cittadini, e per farlo non c’è bisogno di inventarsi nuovi strumenti di raccolta dei dati dell’epidemia, come qualcuno propone, ma basta dire solo ed esclusivamente la verità senza variare o stravolgere alcunché, per dare, nel contempo, le giuste risposte ad un’emergenza che non è certo conclusa».