Il presidente di Corte d’appello: “Ridimensionata la mafia a Siracusa”
Nel territorio siracusano c’è un ridimensionamento dei clan Bottaro-Attanasio e Santa Panagia. Il dato emerge dalla relazione del presidente della corte d’appello di Catania, Filippo Pennisi, resa nota nel corso della cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario. Nel capitolo dedicato alla criminalità organizzata, si legge, tra l’altro, che “il loro organigramma è stato scardinato per effetto delle varie operazioni succedutesi nel tempo (“Aretusa”, “Bronx” e “Tonnara”) e dello stato di detenzione dei loro principali esponenti. Il clan si occupa, in particolare, della gestione organizzata delle piazze di spaccio cittadine in diversi quartieri, tra cui quella operante nella zona di via Marco Costanzo e quella di piazza S. Metodio e caratterizzata, oltre che da una rigida organizzazione dei pusher, da una notevole attività “pubblicitaria” anche attraverso un vero e proprio video promozionale diffuso sui social network”.
La relazione del presidente Pennisi si sofferma alla zona sud, dove “risulta tuttora operativo il clan Trigila di Noto, facente capo al boss detenuto Antonio Trigila, detto “Pinuccio Pinnintula”, ed oggi ai suoi prossimi congiunti, oltre che al reggente Giuseppe Crispino. Gli interessi del clan spaziano dal traffico di sostanze stupefacenti alle estorsioni al controllo e diretta gestione delle attività economiche del territorio. Vicini al clan Trigila sono anche il clan Giuliano e quello facente capo a Michele Crapula, tornato in libertà nel marzo 2021 dopo una lunga detenzione, e che gode di un più ampio margine operativo”.